Lazio, i calciatori chiedono scusa ai tifosi. Ma non basta...
TUTTI SOTTO ACCUSA Furiosi i commenti al tweet di Leiva. "Com'è possibile entrare in campo in quel modo?", "Dopo anni che siete qui, ancora non avete capito che cosa vuol dire il derby per noi!", sono solo alcuni dei più pacati. Marusic nel post gara ai microfoni di Lazio Style Channel era stato il primo ad esprimere rammarico per il pessimo spettacolo mostrato: "Purtroppo non siamo entrati con cattiveria in campo e abbiamo rimediato una sconfitta sonora. Chiedo scusa ai tifosi a nome di tutti". Il montenegrino è stato tra i pochi ad aver rasentato la sufficienza in campo, ma anche a lui non sono state risparmiati giudizi pesanti. "Calciatore mediocre", "Insieme a Hysaj, Acerbi e Luiz Felipe, una difesa a terza categoria". Criticate da molti anche le scelte di Sarri e la sua difesa in conferenza stampa, proprio a Francesco Acerbi, da mesi al centro di contestazioni della rtifoseria: "Sarri non si spiegava la contestazione contro Acerbi. Oggi sicuramente l’ha capita pure lui".
PICCOLI GESTI Tra i pochi a salvarsi agli occhi dei sostenitori biancocelesti c'è Pedro. Non tanto per la prestazione - anche lui molto deludente - quanto per essere stato l'unico ad averci messo da subito la faccia, andando sotto la curva a fine partita. La squadra, tutta, in campo e fuori ha applaudito il pubblico per ringraziarlo, nonostante tutto, del sostegno ricevuto per 90 minuti. Ma solo lo spagnolo ha avuto il coraggio di presentarsi a ridosso degli spalti. Piccoli gesti che, agli occhi di molti, sottolineano la differenza tra un calciatore di caratura mondiale e gli altri.