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Lazio-Genoa: da Ballardini a Immobile, quanti incroci all'Olimpico
Sulla panchina rossoblu siederà Davide Ballardini, l'ultimo allenatore capace di portare una Supercoppa Italiana a Formello prima dell'avvento di Simone Inzaghi. Correva l'anno 2009 e il tecnico romagnolo strappò con la sua Lazio il terzo trofeo nazionale all'Inter di Mourinho destinata da lì a pochi mesi a scrivere un'indelebile pagina di storia. Di quella stessa Lazio faceva parte anche Goran Pandev, oggi attaccante del Grifone. Il rapporto tra il tecnico e il fantasista macedone all'ombra del Cupolone non fu mai però dei migliori. Complici alcuni dettami societari, Pandev venne messo fuori rosa da Ballardini già in estate, prima di essere ceduto nel mercato di gennaio proprio all'Inter. Oggi il rapporto tra i due è nettamente diverso tanto che il 34enne di Strumica rappresenta uno dei punti fissi nello schieramento attuale del Genoa. Tuttavia quell'antica vicenda ai tempi della Lazio ha lasciato pesanti strascichi nei rapporti tra Pandev e l'ambiente biancoceleste, palesati dall'esultanza polemica avuta dal giocatore nello scorso campionato quando realizzò la rete del momentaneo vantaggio ligure nella sfida di Marassi. Come lui stesso ebbe poi modo di spiegare quel suo gesto provocatorio non fu rivolto ai tifosi laziali quanto alla dirigenza del club, a suo avviso artefice dello strappo con la Lazio.
Se il rapporto di Pandev con i suoi ex sostenitori non è dei più sereni, addirittura pessimo è quello che lega l'attuale bomber degli aquilotti Ciro Immobile con il popolo genoano. Nel 2012-2013 il centravanti partenopeo, reduce dal titolo di capocannoniere conquistato l'anno prima in B con il Pescara, esordì nella massima serie disputando però una brutta annata al Grifone. Ben presto Immobile divenne il bersaglio preferito della Gradinata Nord e il suo addio a fine stagione, con soli 5 gol realizzati in 33 presenze, fu la naturale conseguenza di un feeling mai sbocciato.. Un disamore proseguito negli anni ogniqualvolta l'attaccante campano si è ripresentato da avversario al Ferraris, finendo subissato di fischi ed insulti. Un contrasto culminato lo scorso settembre con la doppietta che è valsa alla Lazio la vittoria per 3-2 sui rossoblu. Una vittoria per la verità propiziata anche dallo svarione di un altro ex biancoceleste, l'argentino Santiago Gentiletti. Fu proprio un maldestro disimpegno del Chueco a dare infatti il via libera alla terza rete laziale, sancendo di fatto anche la sua sparizione dai radar genoani. Dopo quella sciagurata prestazione, Gentiletti non ha più visto il campo se non nelle due gare di Coppa Italia contro Crotone e Juventus.
C'è infine la storia di Andrea Bertolacci, nato a Roma e cresciuto nel settore giovanile giallorosso. Questa sera l'ex centrocampista del Milan avrà di fronte a sè con ogni probabilità Alessandro Murgia, in un duello tutto in famiglia. Il mediano laziale è infatti il fratello di Nicole, l'attuale compagna di Bertolacci.
Non bastassero le motivazioni di classifica, antitetica ma ugualmente importanti per entrambe le contendenti, Lazio-Genoa non sarà affatto una partita come le altre.