Fine del casting in attacco. Delle cinque alternative testate da Petkovic in tre mesi solo una è in grado di meritarsi i galloni di vice-Klose: Sergio Floccari. L'indicazione arriva direttamente da Formello, dalle prove tattiche che avvicinano la Lazio a Maribor e Pescara. Klose salterà una delle due gare, probabilmente quella di coppa domani, per preservare l'integrità fisica e per una gestione oculata dei cartellini (in campionato il tedesco è entrato in diffida), e Petkovic sembra deciso a mantenere il modulo mono-punta facendo qualche cambio ponderato. Kozak, Zarate, Rocchi e Rozzi sembrano out, così tocca finalmente al quasi 31enne Floccari giocarsi la sua chance.

Ha aspettato molto, si è fatto convincere dal tecnico a restare alla Lazio nonostante la concorrenza e la pioggia di offerte arrivate a mercato aperto. Il Parma lo voleva di nuovo dopo gli otto gol siglati l'anno scorso, uno 'score' che racconta solo parzialmente un'ottima stagione. Ma a Floccari avevano pensato anche Inter, Torino, Pescara, Bologna, Fiorentina, un po' tutta la serie A, insomma. E non è certamente un caso. Perché il centravanti, calabrese di Vibo, non segna tanto, ma fa reparto da solo compensando con le sponde, la tecnica, le rifiniture. Nella prima esperienza alla Lazio (da gennaio 2010 a giugno 2011) Floccari segnò 17 reti, non il profilo di un goleador. Tanto che Reja lo definì 'il mio regista d'attacco' proprio per le qualità che anche Petkovic ha notato. Per questo la scelta come vice-Klose è caduta su di lui. Kozak e Zarate sono scesi in campo insieme contro Mura e Genoa, ma in due non sono riusciti a fare un Klose. Rocchi, per età da fine ciclo, rappresenta il paracadute della Lazio, lo si è capito. E Rozzi è bravo ma ancora troppo acerbo. Floccari ha giocato finora 41', quasi tutti contro il Napoli. La chance può valere un nuovo inizio.

(Corriere della Sera - Edizione Roma)