Ma quando arriva il centravanti? Sergio Floccari ci ha fatto l'abitudine. E' storia dell'estate scorsa: la Lazio paga 9 milioni di euro per acquistarlo dal Genoa e contemporaneamente cerca sul mercato un altro attaccante. Edy Reja aveva già capito tutto. La punta non arriva, ma Floccari c'è: gioca, segna, 5 reti nelle prime 13 partite di campionato. Insomma, la ripartenza gli era riuscita. Una volta sì, ma la seconda no. La seconda ripartenza non c'è stata. A gennaio la Lazio è stata sulle tracce di Almeida, Santa Cruz e Matri. Floccari nel frattempo si è fermato. I numeri dicono che è in crisi: un solo gol negli ultimi quattro mesi, nella trasferta di Bologna. E così Reja si è trovato costretto a battere altre strade: prima Kozak, poi di nuovo Zarate in coppia con Sculli. Pensi alla Lazio del prossimo anno, e immagini che sul mercato il primo acquisto, per forza di cose, dovrà essere un centravanti. Ci risiamo. Floccari non ha convinto la Lazio.

C'è un numero che fa venire i brividi: Mauri-Hernanes-Zarate-Floccari, il quartetto offensivo con più presenze della Lazio, ha firmato in tutto 22 reti. Di Natale, da solo, tanto per citare l'attaccante della diretta rivale alla Champions League, ne ha segnati 25. E allora dici: la Lazio ha un gioco che porta a dividere tra più giocatori il bottino di reti finale. E' vero, ma fino a un certo punto. Si è sempre pensato che fosse Reja a chiedere a Floccari un certo movimento per favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Non è così, non è corretto dire questo. E' piuttosto l'ex genoano che per caratteristiche si allontana dall'area, perchè il corpo a corpo con il difensore non è proprio il suo pane. E allora da qui alla fine del campionato anche Floccari si gioca tanto. Clamoroso, per uno che a dicembre era stato cercato dalla Juventus: lo prendo io in cambio di Amauri, era stata l'idea di Delneri. Ora Floccari vuole riconquistare la Lazio. Ieri è tornato ad allenarsi in gruppo, a Napoli ci sarà. I suoi gol, un anno fa, furono determinanti per evitare la serie B, chissà che ora la Champions non passi dai suoi piedi.