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    Lazio, Fabiani: 'Tutto ha un inizio e una fine, ma nessuno nella rosa ha detto di voler andare via'

    Lazio, Fabiani: 'Tutto ha un inizio e una fine, ma nessuno nella rosa ha detto di voler andare via'

    Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dei media ufficiali biancocelesti. Riguardo il momento di difficoltà che sta attraversando la squadra ha sottolineato la tranquillità e la fiducia per il futuro: “Di questi momenti di difficoltà ne ho vissuti tantissimi e c'è sempre un rimedio a tutto. Bisogna cambiare mentalità e essere consapevoli che la Lazio in quanto società, tifosi e movimento calcistico debba essere al centro di tutto, senza lasciare spazio a egoismi personali".

    INTERVENTI NELLO SPOGLIATOIO - Non sarà un percorso breve né facile quello della Lazio, ha spiegato il ds, lasciando intendere che il progetto di crescita generale del club passa anche attraverso queste fasi più complicate: "Ci vorrà del tempo e so che i cambiamenti radicali nell’immediatezza possono peggiorare, ma bisogna intervenire piano piano per far capire come la società intende far vivere l’attività che compie giornalmente. All’indomani di Salerno ad esempio, decisi di entrare con tutti i crismi all’interno di uno spogliatoio. Non l’avevo fatto prima perché da persona umile, che ha visto il percorso straordinario di questi ragazzi in campionato e meritando il secondo posto, il mio senso di umiltà mi ha portato a gestire lo spogliatoio in maniera diversa. Oggi siamo un po’ tristi, ma facciamocela passare. Quando è uscito il primo sorteggio della Champions tutti dicevano che fosse facile, ma io credo che lo diventi solo quando lo vinci. Passare il girone con un turno d’anticipo significa che i ragazzi hanno mostrato valore. In campionato è mancata la determinazione, l'ardore agonistico e abbiamo perso quegli 8 punti che oggi avrebbero dato un significato diverso al percorso della Lazio. Credo che se lo spirito sarà quello mostrato con Atalanta e Torino o contro l’Inter, potremo scalare posizioni. I nostri sono ragazzi che somatizzano molto la sconfitta e basta vederli in volto. Quello che dispiace è registrare qualche voce fuori dal coro. In ogni caso, io i bravi ragazzi li voglio solo come avversari. Se nello spogliatoio c’è un dibattito o una critica costruttiva io lo preferisco sempre.

    SARRI - "Con Sarri c'è grande condivisione di tutto il lavoro che si fa. Ho trovato tra mister e presidente un rapporto di rispetto reciproco. Conosco Sarri dai tempi della Nocerina e so che è un cavallo di razza, preparatissimo e perfezionista. Lui è uno che migliora tantissimo i propri calciatori. Sarri non è inferiore ad altri grandi allenatori che ho avuto la fortuna di vedere da vicino, come Capello, Ancelotti e altri mostri sacri".

    RINNOVI - "Esistono due tipi di calcio: quello giocato e quello mediatico. Io mi occupo di quello giocato, anche se poi inevitabilmente mi trovo a sguazzare anche in quello mediatico. Paradossalmente un giocatore a scadenza si dovrebbe riconquistare la pagnotta molto più degli altri e dovrebbe offrire performance superiori. Le altre situazioni di contorno  non trovano riscontro. Un rinnovo di contratto non è dato per statuto, lo si concerta tra le parti e non per questo, se non dovesse arrivare, un professionista può pensare di venire meno al proprio impegno. Questo almeno è il caso della Lazio: da quando sono qui non ho mai sentito nessuno lamentarsi e figuriamoci in un momento così particolare. Oggi ci sono minimo 5 società che devi mettere d’accordo e ognuna di loro tira l’acqua al proprio mulino e a volte si fanno veicolare delle notizie false, che questi giocatori quando vanno a leggere restano increduli. Poiché so sempre dove va a dormire la lepre, so perché fanno queste cose e chi le fa. Se la Lazio è ambita non vedo il perché a un certo punto si debba invertire la rotta. Anche nei colloqui con Ciro nei mesi scorsi, come con altri giocatori, nessuno ha manifestato la voglia di lasciare la Lazio. Immobile pensa di restare alla Lazio, di esserne capitano e di dare ancora tanto”.

    MERCATO - "In estate abbiamo preso ragazzi giovani ma con esperienza e siamo intervenuti dove necessario, con un vice Immobile e per sostituire Milinkovic. Abbiamo cercato di ampliare la rosa con elementi e investimenti che possono dare frutti nel medio e lungo termine. In ogni caso tutto ha un inizio e una fine. Molti giocatori smetteranno e dobbiamo farci trovare pronti con elementi che abbiamo preso anzitempo”.

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