Negro: 'Orgoglioso della mia carriera, Signori un fuoriclasse'
Paolo Negro, ex difensore della Lazio ha parlato ai microfoni di RadioElle del suo passato in biancoceleste: "Ho avuto la fortuna di vincere tanto durante il mio periodo alla Lazio, ma penso che la Supercoppa Europea vinta a Montecarlo contro gli 'Invincibili' del Manchester United sia stata l'apice della mia carriera. Sono orgoglioso di aver scritto una pagina di storia importante. Per me giocare nella Lazio è stato un motivo d'orgoglio. Indossare la fascia di capitano fu una soddisfazione incredibile. Cosa pensavamo 24 ore prima di vincere lo Scudetto nel 2000? Pensavamo innanzitutto a vincere la nostra partita contro la Reggina. E poi speravamo in qualche buona notizia da Perugia. Devo ammettere che l'esperienza dell'anno prima, quando perdemmo il titolo contro il Milan, ci turbava. Ma eravamo i più forti e per fortuna tutto è andato bene. Ricordo benissimo la frase che dissi in ritiro: 'I miracoli esistono, quindi crediamoci'. Il compagno a cui ero più legato? Senza dubbio Favalli. C'è stato e c'è tuttora un legame molto forte tra di noi. Anzi, spesso la gente ci confonde scambiandoci l'uno per l'altro. Il più forte giocatore ammirato alla Lazio? Beppe Signori. Era un attaccante immarcabile da cui ti potevi aspettare sempre di tutto. Un vero fuoriclasse".