Lazio, Gonzalez:| Si riprende il centrocampo
In Uruguay se sei Tata, sei un saggio. Nulla a che vedere con babysitter e simili. 'El Tata', al secolo Alvaro Gonzalez, si riprende la Lazio. Il soprannome gli venne dato da un compagno di squadra nel Defensor, squadra in cui si lanciò, per la sua voce rauca e seriosa da vecchio saggio. Domenica Gonzalez chiuderà il cerchio: dall'Udinese all'Udinese. All'andata successe tutto in pochi istanti. Reja, espulso, segue la partita dalle scalette che portano agli spogliatoi, comunica a Giovanni Lopez un cambio: fuori Rocchi dentro Gonzalez, mancano due minuti alla fine e si deve difendere un sofferto 3-2. Gonzalez non la prende bene, s'infuria e alla fine colpisce la vetrata che costeggia le stesse scalette da cui Reja seguiva il finale di partita. Fino a quel giorno aveva giocato pochissimo, solo tre volte e tutte da subentrante, per un totale di 29 minuti.
Da quel giorno è cambiato tutto, Reja gli ha dato fiducia e tra febbraio e marzo ha visto il campo con grande frequenza. Il 13 febbraio a Brescia è arrivato il primo gol in campionato, con tanto di esulatanza con lo scarpino usato come telefono. El Tata, però, adesso non gioca titolare da un mese, l'ultima apparizione dal primo minuto risale al 3 aprile: Napoli-Lazio. Una partita di sostanza, come al solito. Ora Reja si affida a lui per contenere Armero. L'Udinese è in crisi, ma è un avversario sempre temibile, soprattutto ora che ha recuperato alcuni titolari come Sanchez e lo stesso Armero. Motivi sufficienti per abbandonare il 4-2-fantasia e optare per un modulo più prudente. C'è un quarto posto da difendere e una Champions da conquistare. E tutto questo ha lo stesso significato, in Italia e in Uruguay.
(Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)