Lazio, i retroscena della carriera di Milinkovic-Savic
Il serbo rappresenta un grande acquisto, sia per il presente che per il futuro, della Lazio. Classe '95, è cresciuto nel vivaio del Vojvodina, la stessa squadra che ha appena battuto la Samp, dove giocava insieme a Mirko Ivanic. I due si potrebbero incontrare presto da avversari, visto l'interessamento dell'Inter per quest'ultimo. Sergej può giocare come centrocampista centrale, ma si trova molto bene anche nel ruolo di trequartista. Nella stagione 2013/14 ha esordito tra i professionisti con la maglia del Vojvodina, collezionando 13 presenze e mettendo a segno 3 reti. A fine stagione il passaggio al Genk, dove subito conquista la maglia da titolare, e in 26 partite segna 5 gol. Quest'estate ha vinto, da protagonista, il Mondiale Under 20 in Nuova Zelanda con la Serbia ed è stato premiato come terzo miglior giocatore del torneo, dove ha realizzato anche una bellissima rete su punizione. Inoltre, nel 2013, ha vinto gli Europei Under 19 in Lituania. Il serbo è pronto da subito a lottare per una maglia da titolare nella nuova stagione alla corte di mister Pioli.
Dopo aver conosciuto il giocatore, è il caso di approfondire un po' meglio il suo passato, oltre ai semplici cambi di maglia. Dopo due vittorie consecutive nei campionati giovanili, stranamente Fali Ramadani, che ha quasi tutti i migliori talenti del calcio serbo nella sua agenzia, non arriva per primo. Lo fa invece Mateja Kezman, ex giocatore del Chelsea tra le tante altre squadre. Riesce a portare Sergej nella sua agenzia, insieme al fratello minore (classe '97, alto 202cm), Vanja Milinkovic-Savic, portiere. Nel 2013 Kezman diventa vicepresidente del Vojvodina, di cui occupa anche il ruolo di direttore sportivo. Per conflitto d'interesse, in quel momento, Kezman fu costretto a chiudere la sua agenzia: tutti i giocatori arrivati al Vojvodina furono però dell’agente Aleksandar Gruber, che ha sempre lavorato con l'ex attaccante (anche oggi i due lavorano insieme). La stagione 2013/14 è anche quella in cui Sergej esordisce in prima squadra. Il Vojvodina, per far fronte ad alcuni debiti con lo Stato e alcune agenzie e fondi d'investimento, nell'aprile 2014 cede la metà dei diritti economici di Sergej al vicepresidente del Vojvodina in quel momento, Dragoslav Vukovic. Due mesi dopo, i fratelli Milinkovic-Savic vengono venduti. Sergej al Genk per 850 mila euro e Vanja al Manchester United per 1 milione 750 mila euro. Il Vojvodina, per il classe '95, doveva ricevere 425 mila euro, ossia il 50%. Una parte dei soldi, per entrambi i trasferimenti, la prende l'agenzia di Mateja Kezman che ha fatto da tramite. La stampa serba parla di una parte non trascurabile. Inoltre, va aggiunto che il Vojvodina aveva un debito nei confronti dell'agenzia di Kezman, che ammontava a 300 mila euro. Per Vanja, si scopre che al momento del passaggio allo United, il 12% dei suoi diritti economici appartengono ad un certo Stevan Stojanovic, che nessuno della nuova dirigenza conosceva (non è l'ex portiere della Stella Rossa, campione d'Europa nel 1991). Quindi il Vojvodina, anche per Vanja, perde 210 mila euro (LEGGI QUI).
Negli ultimi giorni si era diffusa la notizia che Dragoslav Vukovic insinuasse che il contratto tra Genk e Vojvodina fosse nullo, poiché mancava il suo consenso, necessario per il passaggio al club belga. Inoltre, lo stesso Vukovic l'anno scorso aveva accussato il Vojvodina di aver nascosto 950 mila euro, perchè secondo lui il trasferimento era di 1 milione e 800 mila euro. Ma il Vojvodina ha smentito le accuse, con la presentazione del documento ufficiale della FIFA nel quale si afferma che l'affare si è chiuso per 850 mila euro. Dal Vojvodina, oltre al documento ufficiale della FIFA, aggiungono che, invece, il contratto nel quale Vukovic acquista il 50% del giocatore è nullo (LEGGI QUI).
Non è tutto, perchè Vukovic ha accusato il Vojvodina di dovergli la somma di 2 milioni e 300 mila euro attraverso una cambiale che, come riporta il comunicato ufficiale del Vojvodina, è stata firmata da un altro ex dirigente del club di Novi Sad, Radisav Rabrenovic (che ha lasciato il suo ruolo nel maggio del 2014). Nel comunicato del Vojvodina, più tardi, scopriamo che Rabrenovic è noto come l'unico caso, nel calcio dell'ex Jugoslavia, di un arbitro espulso dall'equivalente serbo dell'AIA per aver accettato denaro in cambio di una combine. Secondo Vukovic, il giocatore è stato venduto ad un prezzo minore di quello che valeva. L'ex vice-presidente, l'anno scorso ha stimato il valore di Milinkovic-Savic tra 4 e 6 milioni di euro. Da lì la richiesta di 2 milioni e 300 mila euro, il 50% del suo valore.A queste accuse il Vojvodina ha risposto con il comunicato ufficiale dove presenta, con i fatti, Vukovic e Rabrenovic, tra tante altre persone, come i due che hanno fatto l'affare daneggiando il club di Novi Sad.
Spesso i giovani che lasciano il campionato serbo troppo presto si perdono nel "nuovo mondo". Non avendo fatto vedere poco o niente delle loro qualità, trovano tante difficoltà all'estero. Questo non è il caso di Sergej, che nonostante avesse lasciato il Vojvodina dopo una sola stagione, a 19 anni è riuscito ad ambientarsi bene in Belgio. Nella Serie A, Milinkovic-Savic è un ragazzo che potrebbe presto spostare gli equilibri con la maglia della Lazio.
Aleksandar Miljkovic