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    Lazio: ecco chi è Jordan Lukaku, il terzino che voleva fare il medico

    Lazio: ecco chi è Jordan Lukaku, il terzino che voleva fare il medico

    • Luca Capriotti
    Le cifre che girano sull'affaire Lukaku parlano di un acquisto importante: 5 milioni di euro, percentuale sulla vendita futura da girare all'Oostende, club proprietario del cartellino, società in cui il papà Roger ha chiuso la sua carriera. Jordan Lukaku, fratello minore del più famoso Romelu, stella dell'Everton e della Nazionale belga, è cresciuto a Molenbeek, quartiere tristemente noto alle cronache perché strettamente collegato ai fatti di Parigi prima, di Bruxelles poi. 

    MAMMA'S POWER - Di origini congolesi, due fratelli, due volti diversi, con un papà assente (nella migliore delle ipotesi) e una mamma plenipotenziaria. Romelu religioso, concentrato, professionista esemplare, Jordan che rovina del tutto un appartamento dell'Anderlecht, dove è cresciuto, perché "ama cucinare". Eccesso di velocità, guida senza patente, 2880 euro di multa, il suo avvocato difensore in Tribunale cercò di ribattere così: "Non ha i valori necessari, a 18 anni l'Anderlecht gli ha regalato una Mercedes, questo ragazzo guadagna più di me e non sa cosa fare con i soldi".

    MILAN NEL PASSATO - Insieme a Daf, nel Viareggio 2013 impressionò il Milan (la madre si oppose al trasferimento), ma non solo: la Lazio fu eliminata proprio dal suo Anderlecht, sulla fascia Lukaku fece sfracelli, facendo venire un bel mal di testa al suo dirimpettaio Pollace (terzino destro della Lazio Primavera). La mamma, Adolphine, lo fece rimanere in Belgio, niente trasferimento al Milan, nonostante l'interesse di Galliani. Si è messa a piangere quando Romelu, dopo il gol all'Europeo, è andato ad abbracciare Jordan, e le ha dedicato il gol: "Ho pianto molto davanti alla tv, sapevo che Jordan e Romelu avrebbero fatto qualcosa per la famiglia". Voleva diventare medico, Jordan, ma Adolphine lo ha spinto verso il calcio: "Leggeva sempre, mentre Romelu giocava a pallone, ma io preferivo che facesse il calciatore piuttosto che il medico". Tanto da generare un dibattito sul potere della famiglia nell'educazione dei figli, perfino a livello culturale: "Per chi viene dal Congo, i genitori sono Dio", l'accusa. A cui lei ribatte: "I miei figli sono doni di Dio. Prego molto per loro, poi il contenuto delle mie preghiere è personale, sicuramente prego che il loro successo duri". Una passione neanche tanto nascosta per la Premier, i rumours parlavano di Watford, Everton e perfino l'Arsenal sulle sue tracce, di cui Jordan ha dichiarato di essere tifoso da sempre. Altro giro, altro sogno: Romelu vorrebbe giocare nello stesso club del fratello, difficilmente accadrà alla Lazio. 

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