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    Lazio, è un Inzaghi da record. E non è più  'il fratello di Pippo'

    Lazio, è un Inzaghi da record. E non è più 'il fratello di Pippo'

    Non definitelo più "il fratello di Pippo". Se in campo il paragone, in termini di vittorie e gol, era impietoso, con il maggiore degli Inzaghi che vinceva tutto con Juve e Milan (1 Mondiale, 2 Champions, 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Mondiale per club, 2 Supercoppe europee, 3 Supercoppe italiane e 260 gol contro 1 scudetto, 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa europea, 2 Supercoppe italiane e 70 gol in carriera), in panchina le cose sembrano essere cambiate. Simone si è preso la Lazio, dopo il traghettamento della scorsa stagione, quando prese il posto di Pioli, e l'inizio di stagione in cui non era stato scelto come tecnico, visto il caso Bielsa. Il più piccolo degli Inzaghi era pronto a scendere di categoria e affrontare una nuova esperienza con la Salernitana. Poi il dietrofont del Loco e le porte biancocelesti che si riaprono

    8 vittorie in 14 partite per l'allenatore della Lazio, 13 punti in 7 partite in questa stagione. Una media di 1,78 punti totale, che diventa 1,87 in questo inizio di stagione: meglio di Pioli e Reja, anche di Petkovic che nella sua prima stagione era stato anche primo in classifica. Chiaro, è un dato parziale, però Simone Inzaghi sta dimostrando qualità che vanno anche oltre i numeri: ha recuperato e rilanciato Keita, sta dimostrando duttilità a livello tattico, è uno scrupoloso, che conosce benissimo gli avversari e prepara al meglio le partite. E soprattutto sta lanciando tanti giovani: nell'ultima gara con l'Udinese c'erano solo Parolo e Lulic nati negli anni '80, gli altri tutti dal '92 in poi. Simone si sta prendendo a suo modo la Lazio; Pippo, invece, dopo il fallimento al Milan è ripartito da Venezia (dove sta facendo bene, secondo a meno 2 dal Pordenone primo). Sì, Filippo, che in panchina è diventato "il fratello di Simone"

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