Lazio:| Entusiasmo e fortuna
Reja-Maestrelli 1974 19-15 (aggiornato con i tre punti a vittoria). Reja-Eriksson 2000 19-18, La Lazio dopo otto giornate vola più in alto che mai, come nemmeno nelle due stagioni scudetto. Un volo verso picchi che solo Olympia conosce, l'aquila mascotte che ieri ha fatto i capricci appollaiandosi sul tetto dell'Olimpico. C'è anche un po' di fortuna nel 2-1 al Cagliari, ma si sa: la dea bendata aiuta gli audaci e Reja lo è visto che schiera una squadra a trazione anteriore con Mauri, Hernanes e Zarate dietro a Floccari. Tre frecce che partono a turno, ma mai insieme perché gli equilibri sono importanti. E la Fortuna aiuta anche chi crede in ciò che fa, come la Lazio. Avete presente Zarate? Oggi ripiega fino alla sua trequarti per recuperare palla e non disdegna il fallo tattico.
Al pubblico, che torna a popolare lo stadio, piace ciò che vede e gode nello sfottò al cugino romanista impelagato laggiù. Entusiasmo che tracima ai gol. Reti rocambolesche: la prima frutto di una doppia ribattuta su punizione di Hernanes che prima centra la barriera, poi serve Mauri che offre la sponda più ghiotta al destro di Floccari; il secondo ancora della ditta Mauri-Floccari con cross teso di quest'ultimo che incoccia il petto del capitano ingannando Agazzi. La Lazio si merita il bacio della Fortuna quando resiste al Cagliari che torna in partita con un gran gol di testa di Matri, nato da un pasticcio di Radu (addio imbattibilità di Muslera dopo 353', battuto i 345' di un certo Peruzzi, ma resta irraggiungibile Marchegiani con i suoi 745') e sfiora la traversa ancora con la testa di Matri. Il clou arriva quando Pinardi sciupa un rigore in movimento calciando a lato dall’altezza del dischetto.
La fortuna della Lazio è anche la sveltezza di Reja, che quando vede le brutte manda sotto la doccia Hernanes per mettere il più concreto Matuzalem e spedisce in campo la voglia di gol di Rocchi togliendo l'esausto Zarate. Con due capitani in campo (Mauri più Rocchi appunto), la Lazio smette di soffrire e sfiora il 3-1 in tre occasioni e sempre con il suo storico bomber protagonista: prima trova sulla sua strada Agazzi; poi serve Floccari che si fa rimpallare il tiro a botta sicura e infine meriterebbe un rigore per l'intervento falloso di Canini che solo Mazzoleni non vede. Finisce con la squadra sotto la curva Nord e con Reja che, ora, punta un altro grande suo predecessore: domenica a pranzo c'è il Palermo di Delio Rossi.
(Leggo - Edizione Roma)