La Lazio e i suoi giovani: la Serie B aiuta a crescere
Marco Anselmi
La Lazio si sta muovendo bene con i propri ragazzi, quello che si è costruito in questi anni in primavera è il momento che dia i giusti frutti e visto che non potrà darli in Serie A, è giusto che li diano in una serie inferiore. Non due, come è successo nella scorsa stagione, quando la Salernitana era imbottita di ragazzi che al termine della stagione non avevano avuto né grandi miglioramenti, né possibilità di esprimersi in maniera importante. La piazza di Salerno è importante e giustamente pretende, non vuole essere un parcheggio di ragazzi. Questo Lotito deve averlo capito, non solo per i suoi giovani giocatori che hanno un margine di crescita minore ma anche per il futuro della Lazio e del tanto sbandierato ‘Progetto Giovani’. A ‘folgorarlo’ sulla via di Damasco è stato molto probabilmente Danilo Cataldi, il centrocampista era stato vicino a vestire la maglia granata ma poi il Crotone si è messo di traverso su una trattativa che sembrava bene avviata. Il ragazzo ha trovato difficoltà all’inizio, come è normale che sia quando si passa ai professionisti ma poi è salito in cattedra prendendosi il centrocampo e guadagnandosi la convocazione in Nazionale Under 21. Ora la strada intrapresa dalla società è quella di dare i giovani migliori a squadre di ‘B’ con cui si ha un buon rapporto, Bari e Perugia nella fattispecie per dare modo a chi meriterà di diventare i nuovi Cataldi. Minala e Rozzi in Puglia, Perea e Vinicius al Perugia, Crecco alla Ternana e Lombardi al Trapani. Tanta Lazio nella serie Cadetta, poi magari, non tutti troveranno spazio da titolare ma in ogni caso, avranno assaggiato terreni di un campionato importante, si saranno allenati con giocatori importanti ed in piazze calde e con grandi aspettative. La Lazio ringrazi Cataldi e viceversa, ora i bancocelesti si ritrovano un gioiello già lucido ed altri che brilleranno.