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    Lazio: Djordjevic la scommessa per l'Europa

    Lazio: Djordjevic la scommessa per l'Europa

    • M. A.
    Al di là delle certezze, alcune già in organico a maggio e le altre rastrellate sul mercato estivo, sarà la stagione delle variabili impazzite. Perché la Lazio è garantita dallo zoccolo duro dei big (da Candreva e Klose ai nuovi arrivati), ma potrà spiccare il volo verso l’Europa solo se alla martingala di scommesse settembrine riuscirà l’incastro perfetto: Marchetti, Gentiletti, Felipe Anderson e Djordjevic sono le incognite dell’anno, il loro inserimento (o la loro rinascita) è la sola possibilità della nuova Lazio di innescare il turbo per scongiurare l’andamento lento della passata stagione. La chiave per aprire davvero le porte della Champions.
    Certo, detto così sembra facile. Ma il lavoro di Pioli - come riporta il Corr. Sera edizione romana - ha già incontrato le prime difficoltà. Quelle su Federico Marchetti preoccupano perché in porta c’è da fare una scelta netta e precisa: lì il compromesso non esiste. Il portierone rientrerà a breve tra gli effettivi, l’efficienza fisica è ripristinata e il Cesena rappresenta il primo check-point. Tra lui e Berisha non c’è paragone, c’è la stessa distanza che separa l’eccezionale dal normale. A patto che i nervi reggano, però. Finora è stato un continuo di rinascite abortite. Ma se sarà possibile tornare a credere nei miracoli di Marchetti, allora Pioli potrà dedicarsi alla difesa in relativa tranquillità.
    Relativa, comunque. Perché, è bene essere chiari, è dall’inserimento di Gentiletti che passa l’equilibrio della squadra. L’argentino è un ufo che atterrerà il 14 all’Olimpico, ma in effetti è pure l’unica chance per tappare il buco in difesa e far fruttare l’investimento multi milionario su De Vrij. Su Santiago, insomma, la scommessa ha posta doppia. E pure su Djordjevic, visti i bioritmi del Klose di San Siro, pesa una bella responsabilità. La prima (o meglio, i primi 20’ di campionato) è stata incoraggiante. Il piglio è quello giusto perché è piaciuto sia a Pioli che ai laziali. Se ingrana lui, allora, potranno essere assorbiti pure il «mal di pancia» di Candreva o l’attuale scarsa vena di Keita. Mentre il «gemello» dello spagnolo, Felipe Anderson, ha già capito che quest’anno non avrà altra scelta: «È arrivato il momento di dimostrare il mio valore». Decisamente. Ci sono 9 milioni di motivi per ritentare la fortuna.

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