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    Lazio, Dia: "Nessuna pressione per gli attaccanti che c'erano prima di me. Non mi pongo limiti"

    Lazio, Dia: "Nessuna pressione per gli attaccanti che c'erano prima di me. Non mi pongo limiti"

    • Tommaso Fefè
    Presentazione ufficiale per Boulaye Dia a Formello. Il nuovo attaccante della Lazio, che ha già esordito e segnato il suo primo gol in biancoceleste, ha risposto alle domande dei cronisti in sala stampa, nel centro tecnico del club:

    STEP IMPORTANTE - "Sono contento di essere qui. C'è voluto un po' per questo trasferimento, ma alla fine ci siamo riusciti. La squadra è forte e ha tanta qualità. La grandezza del club si consce e per tutti è uno step importante, perché qui posso giocare contro le squadre migliori"

    OBIETTIVI - "Con Taty possiamo anche scambiarci di posto. Il mister ci ha detto che possiamo anche giocare tra le linee per sfruttare la profondità. Non dobbiamo essere preoccupati per chi c'è stato prima di noi. Noi dobbiamo solo pensare a fare bene. Non mi pongo obiettivi e limiti per la stagione. Voglio segnare più gol possibili. Anche in Europa sarà un cammino difficile e con la squadra voglio fare il meglio possibile. Io mi preparo per essere decisivo. Gioco per questo, quindi in qualche modo di mi aspettavo di poter essere decisivo già col Milan. Perché aspettare?"

    DALLA SALERNITANA ALLA LAZIO - "A Salerno è stato un periodo delicato. Un momento duro, che ho dovuto accettare, ma non mi sento di dovermi rimproverare nulla. Sono contento di aver segnato subito in casa, ma quando si fa gol in generale si è sempre felici. Non credo di essere un giocatore più importante di altri, non sento pressione particolare in questo senso. Tutti in squadra abbiamo la responsabilità di fare bene. Qui c'è uno spirito diverso rispetto a Salerno. Qui bisogna pensare a vincere".

    GOL ALLA ROMA - " Ricordo quella partita non solo per il bel gol che ho fatto, ma anche perché poi mi sono infortunato. Mi ha fatto piacere segnale, ovviamente, ma quella gara la ricordo anche per quell'infortunio purtroppo".

    RUOLO - "Giocare con due attaccanti significa avere più soluzioni per segnare. Si vedrà qualche assist  in più da parte mia per gli altri o viceversa per avere io possibilità di fare gol; l'importante è che si arrivi a segnare. Baroni mi ha già fatto capire quali saranno anche i compiti in fase di ripegamento"

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    ec60
    ec60

    Questo è uno che vede la porta come pochi. Ha il fiuto del gol.

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