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  • Lazio, delirio Hernanes:| Petkovic resta sotto esame

    Lazio, delirio Hernanes:| Petkovic resta sotto esame

    • M.A.

    Bene così. Record di Maestrelli eguagliato (era dalla stagione 1974-75 che non si vincevano le prime tre di A), tris servito con un altro successo pesante sul campo del Chievo. La Lazio non si ferma, annienta l'avversario e tiene il passo di Juventus e Napoli restando lassù, al primo posto della classifica. E dopo i tormenti estivi, sembra incredibile che ora tutto giri alla perfezione dopo le correzioni in corsa di Petkovic. Modulo più accorto, un 4-5-1 con licenza di uccidere, tanti centrocampisti pronti all'inserimento sulla base dello spartito di Reja. Se a questo mix perfetto, aggiungi un centravanti come Klose, un regista completo e imprendibile come Hernanes, un portiere in grande forma e un 'tuttocampista' come Ledesma che fa le due fasi con lo stesso rendimento, ecco spiegata questa Lazio divertente e soprattutto vincente. Nessun volo pindarico, nessun giudizio definitivo sull'omone slavo pescato dal duo Tare-Lotito in Svizzera.

    Sì, Vlado Petkovic resta sotto esame, bisognerà attendere Natale per avere maggiori certezze, ma piace ai giocatori, ha l'umiltà giusta dopo il cambio di modulo e soprattutto fa giocare bene la squadra. Per adesso sembra tutto meno quell'illustre sconosciuto che alcuni esperti di calcio avevano voluto dipingere. Tant'è, al Bentegodi è andata in scena un'altra prova maiuscola della banda di Petko. Il ruolo ritagliato ad Hernanes è perfetto per esaltare le caratteristiche del fantasista brasiliano. Da mezz'ala parte da dietro e si inserisce avendo sempre di fronte la porta avversaria. Dopo pochi minuti ha aperto le danze con un sinistro chirurgico, poi qualche sofferenza anche per colpa delle distrazioni di Dias. Il difensore è stato fondamentale per larghi tratti della gara ma ha regalato due occasioni colossali a Di Michele e Moscardelli.

    Il raddoppio di Klose arriva dopo l'ennesima prodezza di Hernanes (con una finta sbilancia l'intera difesa di casa) e confeziona il tiro respinto da Sorrentino che diventa assist prezioso per SuperMiro. Nella ripresa controllo della partita, il terzo sigillo del Profeta biancoceleste (ancora un sinistro mortifero) e Rizzoli che prova a riaprire una partita morta e sepolta. Prima inventa un rigore per l'1-3 del Chievo, poi concede una dubbia punizione dal limite tanto per mettere altro pepe. Niente da fare, la squadra di Di Carlo non ne ha più e la Lazio porta a Roma il terzo successo in campionato. Giovedì c'è il Tottenham in Europa e poi il Genoa all'Olimpico per continuare a far sognare i laziali.

    (Il Tempo)

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