Lazio: De Vrij ora è leader
I grandi progetti nascono dalle basi. Nella Lazio balzata al terzo posto non brilla solo l’attacco migliore del campionato (20 gol). Alle fondamenta della squadra c’è un vero pilastro, Stefan De Vrij. Il 22enne olandese, arrivato in estate dal Feyenoord, sta diventando il vero leader della retroguardia. Un reparto che, pur con 11 gol al passivo, è un punto di forza della squadra. Contro il Cagliari il 3-0 del primo tempo ha sottolineato la potenza offensiva della formazione di Pioli, ma è anche vero che, dopo le due reti dei sardi nella ripresa, è toccato alla linea arretrata far da scudo sui tre punti. La difesa della Lazio non ha un destino tranquillo in questa stagione. Perché per mezza estate è stata accerchiata dalle strategie di mercato. La necessità di acquistare due centrali si è trasformata in un tormentone dissolto solo dal buon approccio dei rinforzi arrivati. De Vrij e Gentiletti non hanno tradito le attese.
Solo che il lungo infortunio dell’argentino (sei mesi) e lo stop di Basta (ora vicino al rientro) hanno acceso nuove incertezze in difesa, nonostante l’evidenza del valore di De Vrij. Ora - come riporta la Gazzetta Sportiva nelle pagine romane - dopo 10 giornate, si è dissolto ogni nuvolone. Le prove dei vari Cavanda, Pereirinha, Braafheid, Cana e Ciani hanno snidato rischi in agguato, ma è anche vero che il settore arretrato in questa prima fase della stagione ha dovuto fare i conti con un’emergenza continua. Una tegola sospesa tra infortuni e squalifiche. Un reparto sempre costretto a modificarsi, ma pronto a individuare il suo cardine in De Vrij. Nove presenze su dieci per l’olandese indicato da una giuria di esperti Fifa come il miglior difensore del Mondiale in Brasile: out solo con l’Udinese, per squalifica.