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    Lazio, il direttore della comunicazione De Martino: 'Saremmo campioni d'Italia senza il Covid. Su Immobile...'

    Lazio, il direttore della comunicazione De Martino: 'Saremmo campioni d'Italia senza il Covid. Su Immobile...'

    Stefano De Martino, Direttore della Comunicazione della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto: “Non vediamo l’ora di tornare a giocare, la nostra passione vive del calcio giocato. Saremo chiamati a disputare una trasferta molto insidiosa: il Crotone non merita l’attuale posizione in classifica. Torneremo a Crotone dopo alcuni anni e dovremo raccogliere punti. La classifica attualmente è molto corta, sarebbe importante tornare a vincere in trasferta. In questo inizio di stagione abbiamo sfidato diverse squadre di valore, ora ci aspetteranno degli impegni apparentemente più semplici. Non bisogna sottovalutare nessuno, però, nel campionato italiano. Servirà massima concentrazione anche nella trasferta di Crotone. È importante testimoniare il percorso che sta portando avanti Senad Lulic: il nostro capitano continua ad allenarsi bene e potrebbe rivelarsi come un nuovo acquisto. È stata costruita una squadra all’altezza delle tre competizioni nelle quali è in corsa. Le prossime 72 ore saranno importanti per valutare i calciatori che saranno a disposizione per la trasferta di Crotone".

    Immobile e Luis Alberto: "Mi auguro che nei prossimi controlli per Ciro Immobile, il calciatore possa risultare negativo al tampone. Il numero 17 è fondamentale per noi e per la Nazionale italiana. Siamo in contatto costante, ci auguriamo di ricevere presto delle notizie positive. Luis Alberto è un calciatore straordinario, lo spagnolo è fondamentale per la Lazio, ma le regole valgono anche per lui: se ti lasci andare ad una considerazione sbagliata, anche se a caldo, la Società prende le conseguenze con lo spagnolo come avrebbe fatto con qualsiasi altro calciatore tesserato con il Club. Quando deve intervenire, la Società interviene sempre e così accadrà anche con Luis Alberto. La Lazio ha sempre dato massima attenzione alle regole. Il giocatore rappresenta sempre la Società ed un popolo, deve avere attenzione nella vita calcistica ed in quella privata, sentendo la responsabilità che deriva dal nostro nome e dalla nostra tradizione. Si possono registrare dei malumori su alcune vicende, ma non si possono esternare in modo errato. Abbiamo dei calciatori rispettosi delle regole che, se hanno avuto dei problemi, li hanno manifestati direttamente alla Società. Non abbiamo mai avuto problemi in tal senso. Noi diamo massimo supporto ai giocatori anche nella gestione dei profili social privati. Il caso, comunque, è chiuso".

    Ancora su Immobile: "Ciro Immobile è sereno, sa benissimo che deve attendere per un po’. Credo che, però, rientrerà a breve. Nei miei anni da tifoso laziale e da dirigente laziale non ho mai passato un anno tranquillo: la responsabilità è di un certo tipo di stampa. Noi dobbiamo necessariamente essere pronti e seguire le azioni ed i cambiamenti. La Lazio si è sempre mossa con una logica di un certo tipo, ma il Club lavora al di là dei comunicati. Sulla vicenda dei tamponi non aggiungiamo altro perché c’è un’indagine in corso e noi, come Lazio, rispettiamo sempre il lavoro di tutti. Quando questa vicenda verrà chiusa, la Società prenderà i provvedimenti che deve prendere nei confronti di chi è andato oltre il consentito e di chi non ha avuto un comportamento deontologico idoneo. Ci sono giornalisti e testate giornalistiche non hanno avuto lucidità nel trattamento nei confronti della Lazio, alla fine della vicenda la Società prenderà dei provvedimenti. In questo momento, però, non possiamo parlarne ed aggiungere altro. Vedremo alla fine chi dovrà rispondere e di cosa. Sentire certi commenti da giornalisti di livello dà fastidio".

    Lazio Campione d'Italia senza Covid-19: "Il Presidente Claudio Lotito e la Società hanno costruito un gruppo di lavoro con un criterio, quello dell’abnegazione totale. La Lazio è un club sano, ma noi siamo sempre stati in trincea, questo è sempre accaduto. Se non ci fosse stato il Covid-19, credo che il titolo di Campione d’Italia della scorsa stagione sarebbe stato assegnato alla Lazio: il ritmo era inarrestabile e lo spogliatoio aveva acquisito grandi sicurezze. Il gruppo avrebbe potuto preparare una gara a settimana, sono convinto che sarebbe andata diversamente. Il campionato attuale è molto aperto ed interessante. Tutte le compagini sono valide e competitive, ma la Lazio scenderà sempre in campo per dare il massimo”.

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