Ledesma, da Rossi a Petkovic:| Duecento volte Lazio
Il romanzo Ledesma arriva domani alla pagina numero 200. Un romanzo che ha cambiato pelle strada facendo: avventura, giallo, noir, a tratti comico, persino epistolare. Oggi è una storia d'amore, senza colpi di scena. Senza sotterfugi. Senza scappatelle. Un romanzo in cui non si aspetta il lieto fine. Quello c'è già stato: si va avanti così, a episodi, a prove d'amore continue. È un romanzo che ti appassiona sempre di più, oggi come mai. Altro che crisi del settimo anno: il campionato 2012-13, appunto il settimo di Ledesma con la Lazio, è fin qui il migliore per media voto Gazzetta. Così forte, così centrale, l'italo argentino non è mai stato.
Avventura Ledesma fa 200 domani a Genova contro la Sampdoria. Ma quello è un dettaglio. È l'allenatore avversario che fa notizia: Delio Rossi, l'uomo che questo romanzo lo fece iniziare nell'estate 2006. E per farlo finì pure nella bufera un anno e mezzo più tardi, quando venne fuori un'intercettazione dell'aprile 2006 in cui l'allora tecnico biancoceleste chiedeva a Lotito di ammorbidire il Lecce. C'era di mezzo quella che era già la trattativa per portare Ledesma alla Lazio. Lotito cercava il nuovo Liverani e Delio Rossi gli indicò questo ragazzo della Patagonia già allenato in Puglia. Eccola, l'avventura era iniziata. A fatica, tanta fatica.
I primi mesi di Ledesma non sono stati semplici. Poi la svolta nel nome di un derby: 10 dicembre 2006, minuti 43 e secondi 36 del primo tempo, un sinistro di Ledesma finisce nel sette. La Lazio trionfa 3-0 contro la Roma. Cristian e la Lazio, quel giorno, si sposano. Il matrimonio non conosce turbamenti. C'è chi ci prova, la Juventus ad esempio, che tenta invano di prenotargli un volo per Torino. Fino all'estate 2009. Siamo a metà del romanzo, pagina 99. L'era Delio Rossi finisce, alla Lazio arriva Davide Ballardini. Ma soprattutto, c'è un contratto in scadenza nel 2011 che va rinnovato e che invece comincia a turbare Ledesma.
Il giallo diventa noir: la pagina 100, la presenza numero 100, proprio non vuole arrivare. Ballardini stringe un patto con Lotito: non deve mai impiegare Ledesma. A costo di mandare all'aria il matrimonio: era un patto per la Serie B. Ledesma fa causa per mobbing alla Lazio: ecco il romanzo epistolare, Cristian e la Lazio si parlano solo attraverso carte intestate. L'Inter è dietro l’angolo, il divorzio sembra scontato. Ma un intoppo legale ferma tutto. Il centrocampista perde la causa ma 'riacquista' di fatto la Lazio. Ballardini, uno dei quattro tecnici avuti alla Lazio, se ne va a febbraio 2010 senza mai aver messo in campo Ledesma.
Edy Reja, che di patto ne aveva firmato anche lui uno - ma per la Serie A - il 14 febbraio 2010 si siede per la prima volta in panchina e al centro della sua Lazio rimette l'italoargentino. Abbiamo scavallato metà romanzo, anche le comiche sono finite, quelle secondo le quali Ledesma era fuori per scelta tecnica, perché Baronio era più forte e via così. Nell'estate 2010 il matrimonio viene rinnovato, con un nuovo contratto fino al 2015: una firma a vita. 'È inutile che mi porti offerte di altre squadre, io voglio restare per sempre alla Lazio', ha spiegato un giorno Ledesma al suo agente-amico Vincenzo D'Ippolito.
Nel mezzo pure il passaporto italiano per 'merito' della moglie Marta e la maglia della Nazionale indossata. A Roma ha costruito la sua vita. Ha aperto anche un negozio sportivo. Con Petkovic ha fondato un rapporto di stima reciproca: 'Con lui stiamo cambiando mentalità, prima eravamo abituati a fare un gioco orizzontale', ha detto del suo quarto allenatore biancoceleste solo pochi giorni fa. Con Petko farà 200. E delle 199 presenze, 193 le ha giocate da titolare: come a dire, uno così c'è sempre. Ma una Lazio così forte non l'ha mai avuta, intorno a lui. Ecco perché i prossimi capitoli del romanzo promettono di essere quelli più interessanti.
(Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)