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Lazio mercato incandescente: l'addio di Vavro il primo tassello, ecco cosa cambia con l'indice di liquidità
KAMENOVIC L'indice di liquidità resta bloccato. Lo scostamento tra entrate e uscite correnti in cassa è troppo grande per consentire nuovi acquisti, a meno di non coprire i costi con immissione di denaro o cessioni. Entrambe ipotesi molto poco concrete. Al momento quindi, l'unica operazione divenuta possibile - grazie essenzialmente al risparmio sugli stipendi degli esuberi andati via - è il tesseramento di Kamenovic. Parcheggiato da mesi a Formello, senza che il suo cartellino potesse essere depositato, proprio per via dei vincoli contabili sforati, ora il serbo potrà invece diventare parte della squadra a tutti gli effetti (tutt'altro discorso è definire la sua effettiva utilità per Sarri, ndr).
NUOVE PROSPETTIVE Questo rimpiazzo in rosa dimostra dunque come l'indice di liquidità non impedisca le operazioni a costo 0, che non impattino sul flusso di cassa corrente. La Lazio perciò, resasi conto della difficoltà di piazzare a titolo definitivo i calciatori considerati in uscita, per ottenere i soldi necessari ad effettuare nuovi innesti, sta ora valutando ipotesi finora non prese in considerazione. Ecco quindi l'apertura di Lotito e Tare verso prestiti con diritto di riscatto, sia in entrata, sia, soprattutto, in uscita. Così, ad esempio, un eventuale trasferimento di Muriqi per sei mesi, con opzione di acquisto in estate, renderebbe possibile l'arrivo a Formello di un nuovo giocatore, con la medesima formula, alle medesime cifre (o inferiori, ndr). La cessione del kosovaro a titolo temporaneo - diversamente da quanto accaduto negli altri casi - dovrebbe però essere onerosa, perché vanno comunque coperte le spese burocratiche. Ma si tratta di un paletto senza dubbio più facilmente agirabile rispetto ad altri parametri.