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Lazio, Sarri a muso duro con la squadra: 'Se il problema sono io, tirate fuori le palle e andate da Lotito'
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Duro confronto ieri in casa Lazio tra Sarri e la squadra. Il retroscena lo racconta questa mattina il Corriere dello Sport. Alla ripresa degli allenamenti dopo il ko di Bergamo, l'allenatore biancoceleste ha chiamato a raccolta i suoi uomini e non ha usato mezzi termini: "Se pensate che il problema sia io, tirate fuori le palle e andate da Lotito!", la frase destinata a scatenare le nuovi circa una possibile separazione a giugno tra il tecnico toscano e la società biancoceleste, alla quale è legato fino al 2025. Dubbi ulteriormente alimentati dalla prima vera contestazione del tifo organizzato, con gli striscioni di lunedì mattina indirizzati sia nei confronti di Sarri che del presidente Lotito.
CLIMA PESANTE - Il 3-1 subito dall'Atalanta ha mostrato una sostanziale apatia dei giocatori della Lazio, che non sembrano più divertirsi in campo come succedeva la passata stagione. Un clima pesante che si respira in realtà già da diversi giorni. Mercoledì scorso infatti, riporta lo stesso CorSport, durante la sessione di analisi video il tecnico aveva sottolineato severamente le amnesie tecniche e tattiche dei singoli e dei reparti interi. Più di qualcuno sembra aver perso fiducia nei dettami del tecnico, che comunque non intende sentir parlare di cambi di modulo. Contro il Cagliari Sarri andrà avanti con il 4-3-3 e si aspetta dei segnali chiari dai tutti i giocatori.
CILINDRATA - Non è la prima volta che Maurizio Sarri sottolinea i difetti strutturali della sua squadra e anche nel postpartita di Bergamo ha utilizzato toni e contenuti molti severi: "Quando io parlo di cilindrata non mi riferisco solo a quella fisica. È chiaro che quella fisica è importante, avere squadre d'impatto e di forte accelerazione è importante, però si parla di cilindrata anche tecnica, mentale, che poi è importante come le altre se non di più. Noi a volte siamo mancati in uno di questi tre aspetti". Se i valori dei suoi giocatori e della squadra nel suo complesso sono noti, nemmeno le due ultime due finestre di mercato hanno portato quel valore aggiunto richiesto da Sarri. Tema che è stato motivo di scontro in estate tra l'allenatore della Lazio e il presidente Claudio Lotito e di fronte al quale questa volta Sarri ha preferito non rispondere: "Non mi interesso di mercato, non è mio compito e quindi mi adeguo".
CILINDRATA - Non è la prima volta che Maurizio Sarri sottolinea i difetti strutturali della sua squadra e anche nel postpartita di Bergamo ha utilizzato toni e contenuti molti severi: "Quando io parlo di cilindrata non mi riferisco solo a quella fisica. È chiaro che quella fisica è importante, avere squadre d'impatto e di forte accelerazione è importante, però si parla di cilindrata anche tecnica, mentale, che poi è importante come le altre se non di più. Noi a volte siamo mancati in uno di questi tre aspetti". Se i valori dei suoi giocatori e della squadra nel suo complesso sono noti, nemmeno le due ultime due finestre di mercato hanno portato quel valore aggiunto richiesto da Sarri. Tema che è stato motivo di scontro in estate tra l'allenatore della Lazio e il presidente Claudio Lotito e di fronte al quale questa volta Sarri ha preferito non rispondere: "Non mi interesso di mercato, non è mio compito e quindi mi adeguo".