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    Lazio, Sarri: 'Luis Alberto vuole tornare in Spagna. Mondiale uno spot per il Qatar, non ha lasciato niente'

    Lazio, Sarri: 'Luis Alberto vuole tornare in Spagna. Mondiale uno spot per il Qatar, non ha lasciato niente'

    • Tommaso Fefè
    Conferenza stampa di Maurizio Sarri oggi a Formello. Il tecnico della Lazio è tornato a parlare e a rispondere alle domande dei cronisti, in vista della ripresa del campionato domani a Lecce. Queste le parole dell'allenatore toscano:

    INCOGNITA - "Siamo difronte a qualcosa che non era mai successo se non per il Covid. Situazione strana. Le reazioni delle squadre non sono prevedibili, lo abbimo visto anche nei campionati stranieri. Il Lecce è una squadra aggressiva e ordinata con discrete qualità di palleggio e si vede che hanno tanto lavoro alle spalle. Con le squadre di alta classifica se l'è giocata con tutte. Va tenuta in grande considerazione. Qualche giocatore ci dà buone sensazioni, altri stanno cercando la condizione migliore. Il nostro limite è sempre stato la discontinuità di approccio. Negli ultimi tempi lo abbiamo contenuto, ma non ancora azzerato".

    MERCATO - "Non so se per noi il mercato è aperto o no. Il presidente è stato impegnato negli ultimi giorni. Appena rientrerà ci parlerò, ma non credo che potremo aumentare il valore assoluto della rosa. Non dobbiamo farci influenzare dalle voci esterne. Leggo di Luis Alberto che vuole andare via perché ha litigato con l'allenatore. In realtà è una situazione che io ho ereditato, perché già prima del mio arrivo l'anno scorso lui aveva chiesto la cessione e poi ha saltato la prima parte del ritiro. Capisco la sua voglia di tornare in Spagna. Sono situazioni con cui si fanno i conti in una società, non possiamo farci nulla. Ma questo non intacca la serenità del gruppo. Certo che se ogni giorno sui giornali si legge solo di Milinkovic e di Luis Alberto non va bene, ma questo è un problema vostro".

    DIFFICOLTA' - "L'aspetto difficile è non aver avuto competizioni per più di 50 giorni. Chiaro che tutto quello che si può simulare ha una valenza relativa. Chi rientra dal mondiale qualche ripercussione ce l'ha per il dispendio di energie. I nostri due devono smaltire stanchezza e delusione. Sergej è anche tornato un po' acciaccato, entrambi sembrano in evoluzione positiva, ma non sono al 100% sicuramente. Del Mondiale ho visto poco: un ammasso di buoni giocatori, ma non c'erano squadre compatte, perché non hanno potuto lavorare abbastanza insieme. Non so cosa ci lascerà questo Mondiale, per me è stato soltanto uno spot per il Qatar ma tant'è. Immobile ha avuto un percorso diverso per recuperare e vedremo quello che ci potrà dare da subito. Non è al top, ma è in crescita".

    RIPRENDERE IL CAMMINO - "Due punti di media a partita per ora sono tanta roba, ma dobbiamo proseguire su questi livelli. Non sarà facile, perché il ritorno è  sempre più difficile dell'andata. Le partite avranno un peso diverso e sarà facile lasciare punti. Noi dovremo provare a mantenere alte le nostre medie. La squadra di testa sta bene, ma bisogna vedere la tenuta fisica. Ritengo più importante rientrare con la testa al 100% che non con le gambe al 100%. I numeri anche per la difesa si stanno assestando su livelli normali. Impossibile mantenere certi livelli per tutto il campionato. La solidità però è qualcosa su cui dobbiamo tenere la testa. Se la perdiamo siamo finiti a livello di ambizioni. Tutti i nuovi vanno a pagare qualcosa nei primi mesi, soprattutto quelli che vengono dall'estero".

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