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Lazio, come cambia la squadra di Baroni con Fazzini
RUOLO - Fazzini può ricoprire più ruoli nel centrocampo. In molti osservatori lo considerano uno dei talenti emergenti più interessanti, anche se in stagione agli ordini di D'Aversa non sta trovano particolare contiinuità, frenato anche da un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori un mese e mezzo tra novembre e dicembre. Appena 9 le sue presenze in campionato, più una in Coppa Italia, ad agosto, nella quale ha anche segnato i suoi unici due gol stagionali. Il suo ruolo però non è quello di segnare. Ha le caratteristiche tecniche per cucire il gioco tra i reparti, sia come vertice altro sulla trequarti, sia come perno basso in mediana o in coppia con un interditore, in un centrocampo a due. Insomma, all'occorrenza potrebbe adattarsi un po' ovunque nel centrocampo camaleontico della Lazio di Baroni.
UTILITA' - Fazzini infatti non sarebbe solo una pedina in più, presa per fare numero e allungare la panchina. L'idea della società è proprio quella di anticipare a gennaio un investimento importante che comunque sarebbe stato fatto in estate. Il ragazzo diventerebbe da subito un'alternativa concreta a Dele-Bashiru nelle rotazioni. Vecino infatti non rientrerà prima di febbraio, mentre Castrovilli anche ieri contro l'Atalanta ha dimostrato di non essere un elemento su cui poter fare ancora affidamento al livello fisico. Nei minuti finali della sfida pareggiata con la Dea non è riuscito praticamente mai a tenere il passo, perché non è ancora al 100% della forma dopo l'operazione al ginocchio del mese scorso. Servono quindi forze fresche a Baroni per continuare a far volare in alto la sua Lazio, in Italia e in Europa, anche nel 2025. Fazzini darà una mano, provando a trovare nei biancocelesti la dimensione ideale per esprimere al meglio il suo potenziale anche in prospettiva futura.