Stefano Mauri è ancora in carcere, dopo le due ore di interrogatorio di ieri. Il centrocampista biancoceleste, che secondo i suoi avvocati 'ha chiarito la sua posizione', attende di sapere se verrà scarcerato domani: la richiesta da parte dei suoi legali è stata avanzata, ora bisognerà attendere la decisione del Gip di Cremona Guido Salvini.

Mauri è tranquillo, e lo stesso vale per gli avvocati che lo difendono. Ma sembra tutto così paradossale: il coinvolgimento 'de relato' del calciatore e la mancanza di prove e di riscontri non dovrebbero nemmeno metterlo nella condizione di essere 'cautelativamente' prigioniero a Cremona. Al momento né la trascrizione di un sms né quella di un'intercettazione, nessun riscontro sui conti bancari del giocatore e nessun contatto con slavi, bulgari e singaporiani lo inchioderebbero. L'unica cosa ascrivibile al centrocampista laziale è - forse - la frequentazione di qualche amico poco raccomandabile. E' sufficiente?