Lazio, Cissé:| 'Vorrei giocare in Spagna'
Djibril Cisse parla in patria e lo fa attraverso lo show di Tony Parker, su Radio Montecarlo in Francia.
Cisse, com'è la vita a Roma?
Il cibo è buono e non fa troppo freddo. Sono in una grande città ed in un grande club. Per quanto riguarda i gol, beh, è un po' dura ma continuerò a lottare. È difficile dimostrare il tuo valore quando giochi solo 15 o 20 minuti. Situazioni come le mie capitano quando si cambia squadra. Ci vuole tempo per lasciare il segno, conoscere i nuovi compagni. Il sistema di gioco della serie A poi è molto tattico. Sono stato sempre abituato ad avere grandi spazi davanti a me, è un po' difficile ma tengo duro
Ti sei pentito di aver lasciato il Panathinaikos?
Ti senti frustrato nel giocare sulla fascia destra?
Ne ho parlato con Reja. Ma Klose è eccezionale lì davanti. Fino a questo momento ho fatto otto assist, non è male ma la gente mi conosce come centravanti puro.
Pensi ancora alla nazionale francese?
Certamente. Per me è sempre un'emozione speciale e farò di tutto per riconquistarla, anche se è difficile. L'Europeo? Lotterò fino alla fine, tante cose possono succedere da qui al termine della stagione.
Dopo le esperienze con Francia, Inghilterra ed Italia pensi anche alla Spagna?
Si mi piacerebbe. Per me il Barcellona è il livello massimo del calcio. Ma a 30 anni è difficile poter pensare di giocare con loro. Finire la carriera negli Stati Uniti non mi farebbe soffrire come è successo per Henry o per te (Tony Parker ha giocato con i San Antonio Spurs ndr). Amo lo stile di vita americano e la cultura di quel paese.
È possibile un tuo ritorno in Francia?
Si, è possibile. Per una semplice ragione che potrebbe sembrare egoista: sono a 94 gol nella Ligue 1, mi manca poco per arrivare a 100 ed è stupido fermarsi a pochi gol da questo traguardo.
Ti piacerebbe tornare al Marsiglia oppure all'Auxerre?
Questi sono due club che amo ma vorrei finire all'Auxerre visto che ho cominciato lì.