Lazio, Cissé:| L'inizio di un caso
Al netto delle polemiche sulla mano di Barzagli, nemmeno l'azzardo di lasciare in panchina Cissé per schierare titolare Rocchi, che prima della Juve in campionato aveva giocato solo dieci minuti a Cagliari, è servito a Reja per raddrizzare il rendimento interno della sua Lazio. Un rullo compressore in trasferta, all'Olimpico solo due vittorie, due pareggi e due ko. Uno, col Genoa, servì a ripartire, quello di sabato sera contro la Juventus lascia in dote al tecnico un 'caso' da gestire, possibilmente da far rientrare prima di giovedì, quando la Lazio si giocherà l'Europa League in casa del Vaslui.
Con la Juve, Cissé è entrato nella ripresa ma non ha dato segnali di risveglio, la crisi continua e, anzi, si fa più profonda. Ieri il francese ha dato un calcio alla delusione volando in Grecia per una rimpatriata, per vedere il suo Panathinaikos battere 3-1 l'OFI Creta, ad Atene è ancora un idolo. 'Sono in viaggio per rivedere i miei compagni, ma sopratutto i tanti tifosi', ha scritto Cissè su Twitter. Un legame indissolubile col Pana e coi supporters greci. Le ultime prestazioni in biancoceleste lo hanno addirittura rinsaldato e la panchina contro la Juve sembra averlo definitivamente cementato. Il francese aspettava lo scontro diretto dell'Olimpico come la partita della riscossa, il contesto ideale per scrollarsi di dosso le scorie dell'astinenza da gol - ben 12 partite, quasi dieci settimane - e decollare finalmente insieme alla Lazio. E, invece, Reja lo ha sbattuto fuori 'senza un perché', ha rivelato Cissè a Canal Plus.
(Corriere della Sera - Edizione Roma)