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    LAZIO, GIALLO ANTIDOPING PER DE VRIJ: non si presenta in procura

    LAZIO, GIALLO ANTIDOPING PER DE VRIJ: non si presenta in procura

    17.15 DE VRIJ NON SI PRESENTA - Stefan de Vrij non si è presentato di fronte al capo della Procura antidoping Laviani; la Lazio ha inviato due medici, non ascoltati perché era stato convocato il giocatore e non i medici. Intanto è arrivata una lettera da un avvocato dall'Olanda che ha chiesto il rinvio dell'udienza perché non riesce a raggiungere Roma adesso. Tutto slitta alla prossima settimana: de Vrij probabilmente potrà giocare domenica alle 15 contro il Cagliari.

    Tegola sulla Lazio:
    il difensore Stefan de Vrij è stato convocato dall'antidoping per questioni procedurali. Secondo quanto riportato da Repubblica, l'olandese dovrà fornire chiarimenti al Coni per non aver firmato i documenti dopo due esami diversi delle urine effettuati nel post-partita con il Verona.

    SECONDA NOTIFICA DOPO JOAO PEDRO - Seconda notizia di una notifica da parte del tribunale antidoping a un giocatore di Serie A, dopo la positività di Joao Pedro per assunzione dell'idroclorotiazide (un diuretico), a seguito dei test effettuati subito dopo la partita con il Sassuolo dell'11 febbraio scorso. Per quanto riguarda l'olandese però non si tratterebbe di una notifica per "positività" o "non negatività" a un farmaco, ma solo di una questione procedurale sulla quale de Vrij dovrà fornire delle spiegazioni supplementari. Il test infatti si sarebbe sviluppato in due diversi momenti (due esami delle urine anziché uno, per raggiungere la quantità necessaria al regolare svolgimento dei test): ciò avrebbe comportato l'obbligo di firma di due diversi documenti, ma - per errore o distrazione - ne sarebbe stato siglato solamente uno; per questo motivo il giocatore dovrà fornire ulteriori spiegazioni al Coni.

    LA POSIZIONE DELLA LAZIO 
    - Arturo Diaconale, portavoce del club laziale, ha voluto rassicurare tutti i tifosi sulla convocazione di de Vrij da parte della procura antidoping: "È solamente una questione burocratica, l’analisi delle urine non ha portato a nessun rilevamento sospetto. In occasione di Lazio-Verona ha fatto due esami con due kit diversi, probabile che alla fine non abbia firmato la documentazione. Lui è un ragazzo per bene, non corre questi rischi".
     

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