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    Lazio: che Lotito aiuti Reja

    Lazio: che Lotito aiuti Reja

    • M. A.

    Due settimane gli sono bastate per restituire alla squadra la sua impronta di tecnico esperto e pragmatico, che bada soprattutto al risultato e che riesce a gestire bene lo spogliatoio. L’abbraccio, nel quale l’hanno avvolto i calciatori sul prato del Friuli, dopo la vittoria, è la cartolina più bella del suo ritorno a Formello. Traghettatore è un termine poco nobile, però si addice a professionista navigato, bravo a non perdere la rotta nel mare in burrasca. Da appassionato velista, Edy Reja, come spiega Il Messaggero, è abituato a domare i venti, anche quelli più impetuosi che avevano spazzato via la Lazio dalle zone importanti di una classifica che incuteva timori.

    Nello spazio di pochi giorni il goriziano ha già restituito morale e ambizioni a un ambiente depresso e cementato il carattere del gruppo, che appariva sfaldato e svuotato. La doppia rimonta di Udine, compiuta in inferiorità numerica, lo ha certificato ampiamente. Anche se aiutata dagli svarioni di Brkic la risposta dei biancocelesti, a livello caratteriale, è stata sorprendente e forte. Un chiaro segnale ai naviganti del campionato. Si è rivisto l’antico spirito plasmato da Reja e, non a caso, è tornato anche il successo in trasferta. Finita l’emergenza la squadra può guardare avanti con rinnovata fiducia. Prima la Lazio perdeva e non lottava, con Reja può anche perdere ma con la certezza che tutti avranno dato il massimo.
    I risultati: 3 vittorie e un pari e il ritrovato carattere giustificano la liceità di taluni rimpianti. La società, infatti, ha perso oltre un mese di tempo nel licenziare Petkovic e, di conseguenza, anche qualche punto. Ma forse non è ancora tardi per recuperare il terreno perduto e dare un senso concreto alla stagione. In fondo, la zona-Uefa, è lontana 5 punti, distacco dimezzato rispetto a un mese fa quando l’Europa era un miraggio. Al friulano non si può chiedere di coniugare risultati e spettacolo e neppure di azzardare esperimenti tattici, come la difesa a 3, che hanno bisogno di tanto lavoro, però la sua concretezza rappresenta una garanzia. Per continuare a sognare l’Europa gli servono un paio di rinforzi di spessore. Lo ha detto e ripetuto con forza: Lotito non può far finta di niente.


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