Lazio: che fine ha fatto Lulic
Si va dalla semplice lesione alla rottura totale del legamento collaterale. Le voci si sovrappongono, aumentando il thrilling: che fine ha fatto Senad Lulic? È un giallo che prende inizio dal 3-0 rifilato alla Sampdoria, 5 gennaio, una serata perfetta per la Lazio tranne che per l’infortunio del bosniaco: 'Lesione di secondo grado al legamento collaterale', recita il bollettino medico, che stima in 40 giorni i tempi di rientro. Prognosi che lo staff medico conferma il 30 gennaio. Si parla di un protocollo che va avanti senza problemi e si annuncia il rientro in gruppo 'per la prossima settimana'. Ma Senad a Formello non si vede. Club e giocatore procedono su rette parallele. Lo si intuisce quando Lulic parla al portale bosniaco Klix.ba: 'Il mio recupero sta andando per il meglio, ma ho bisogno di più tempo – dice -. Lavoro sodo per tornare a disposizione il prima possibile, ma non so quando sarà e non voglio mettermi fretta'. È nelle sue facoltà. L’accordo collettivo - come ricorda il Corriere della Sera nelle pagine romane - permette ai giocatori di scegliere come e dove farsi curare. Lulic sceglie la Germania, la clinica del professor Müller-Wohlfahrt, che ha già in gestione la salute di Klose. La Lazio smentisce qualsiasi complicazione, ma, di fatto, dopo aver perso le tracce, perde pure la pazienza e convoca il giocatore a Roma, fissando il giorno limite: giovedì o venerdì della prossima settimana. Lulic, così, è atteso in Paideia per le visite di controllo, check-point fondamentale per rifare da capo la prognosi, visto che i tempi di guarigione sono stati abbondantemente sforati. Il ginocchio del bosniaco sarà visitato il 19 o il 20 febbraio, cioè 45 giorni dopo l’infortunio. Poi passerà altro tempo per il rientro nelle disponibilità di Stefano Pioli. Dal 5 gennaio fino a data ancora da destinarsi, insomma: oggi la Lazio proverà a fare chiarezza.