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    Lazio, caso tamponi: oggi la sentenza della corte d'appello Figc sul ricorso di Lotito

    Lazio, caso tamponi: oggi la sentenza della corte d'appello Figc sul ricorso di Lotito

    Oggi si scrive un nuovo capitolo del caso tamponi-Lazio. Alle ore 11 di questa mattina (in videoconferenza) il club biancoceleste e la Procura federale guidata da Giuseppe Chinè davanti alla Corte d’appello Figc a Sezioni unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, esporranno le ragioni dei loro rispettivi ricorsi dopo la sentenza del Tribunale Federale che in primo grado aveva condannato a sette mesi di inibizione il presidente Claudio Lotito e dodici i due medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia, più una multa da 150 mila euro per il club. La Lazio ha presentato ricorso per avere una piena assoluzione sia del presidente Lotito, sia di Pulcini e Rodia. In primo grado la Procura aveva chiesto 13 mesi e 10 giorni di inibizione per Lotito e 16 mesi per i medici (più ammenda da 200 mila euro al club biancoceleste). 

    Una variazione nella condanna di Lotito potrebbe dunque cambiare in modo importante lo scenario: è previsto infatti che si decada dalle cariche federali senza possibilità di ricandidarsi in futuro qualora si accumulino 12 mesi più un giorno di inibizione in 10 anni. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, il presidente aveva già accumulato due mesi nel 2012 per le vicende legate all’inchiesta "agentopoli" e c’è un giallo su un’inibizione di un mese e mezzo di agosto 2011 per aver usato l’espressione «estorsione» nella battaglia sull’Olimpico con l’allora numero uno del Coni Petrucci. 

    La sentenza è attesa nel pomeriggio. La Lazio è pronta ad andare avanti: se il risultato non dovesse soddisfarla, farà ricorso al Collegio di garanzia presso il Coni, dove si presenterà già il 13 maggio (alle ore 14) per discutere il caso Lazio-Torino. 

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