Lazio: Candreva si prende l'Italia
Lo ammettiamo, il luogo comune rubato al celebre film «Animal House» è senz’altro abusato, ma pensando ad Antonio Candreva sembra proprio perfetto. E allora andiamo: «Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare ». Che mutuato nello spaziotempo di Fortaleza significa; quando il caldo è torrido (ed è inverno…) e l’umidità altissima, solo chi ha gamba come il centrocampista laziale può farcela contro la mediana più forte del mondo, che è quella spagnola.
Incursore
Nel nuovo modulo provato ieri da Cesare Prandelli durante gli allenamenti a porte chiuse infatti, il 3421 disegnato dal commissario tecnico a cui ha fatto seguito un test con il 4321 ha previsto Candreva nel ruolo di incursore destro, dietro all’unica punta rappresentata da Gilardino. Un segnale di «promozione » da par te del commissario tecnico, visto che per far spazio al jolly della Lazio resterà fuori uno tra Montolivo (più probabile) e Marchisio. Insomma, i complimenti regalatigli da Hernanes al termine della partita contro il Brasile non erano solo un atto di cortesia. «Antonio è un grande giocatore aveva detto il brasiliano, compagno di squadra nella Lazio . Secondo me ha fatto un ottimo match, ma non ne sono stupito. Lui è un giocatore di grande qualità. È bello pensare che un mese fa conquistavamo la Coppa Italia insieme».
Carattere
Ecco, probabilmente Candreva vuole ripartire proprio da lì, da quel Brasile che ha rappresentato il suo esordio da titolare in Confederations Cup e per di più in uno stadio come quello di Salvador che metteva letteralmente i brividi davanti all’impatto della «torcida». Ma il laziale non si è spaventato. «Siamo partiti con qualche difficoltà, ma poi alla distanza abbiamo fatto bene.Nel secondo tempo c’è stata una grande prova di carattere da parte dell’Italia», racconta l’esterno biancoceleste. Antonio non si spaventa neppure davanti ai tanti gol subiti dalla formazione azzurra, 8 finora. «Non credo che ci siano problemi. Alcune reti erano irregolari ed altre figlie anche di qualche rimpallo sfortunato. Insomma, nessun dramma. Non dimentichiamo che questa è innanzitutto una Italia che vuole proporre gioco ». È lo stesso «mantra» di un Prandelli che crede sempre più in lui. Per questo l’impressione è che quello tra la Nazionale è Candreva non sia un semplice flirt. In attesa, ovvio, che la Spagna santifichi la nascita di un nuovo protagonista assoluto.(Gazzetta Sportiva - Pagine romane)