Lazio: Candreva riparte
Da un rigore all’altro. Dall’ultimo gol segnato, a fine ottobre col Cagliari, a quello di domenica al Friuli. Antonio Candreva si è sbloccato, ha interrotto il digiuno di gol che durava da tre mesi. D’accordo, non è un attaccante, e quindi i gol non ha il «dovere» di farli. Ma, da quando è alla Lazio, ha abituato tutti fin troppo bene. Tre reti nella prima mezza stagione in biancoceleste (arrivò a gennaio 2012), altri 6 nello scorso campionato e 4 nei primi due mesi di quello in corso. Poi lo stop. Coinciso, guarda caso, col primo momento di appannamento della sua avventura laziale.
E le due cose non erano tra loro slegate. Perché - come spiega la Gazzetta Sportiva nelle pagine romane -il nervosismo per la mancanza del gol lo ha spesso portato a tentare l’iniziativa personale. Anche quando le circostanze del gioco avrebbero suggerito soluzioni diverse. Così, dopo essere stato costantemente il migliore in campo nella prima parte di campionato, Candreva si è infilato in un tunnel di prestazioni opache che rischiavano di compromettere una stagione iniziata in maniera trionfale. La sua ripartenza è avvenuta col ritorno di Edy Reja in panchina. Ossia dell’uomo che volle il suo acquisto nel mercato invernale di due anni fa. E dell’uomo che poi lo difese nel primissimo periodo dell’avventura laziale, quando a causa della contestazione dei tifosi le cose non furono affatto facili per il centrocampista romano. Candreva è tornato subito sui suoi livelli. Prima con gli assist (quello per Klose nell’1-0 all’Inter e quello a Perea per il 2-1 sul Parma in Coppa Italia), quindi con il gol al Friuli. Col quale è salito a quota 5 in campionato, raggiungendo Klose e diventando insieme con lui il miglior marcatore laziale.