Lazio, Candreva su Ledesma: 'Il capitano è fondamentale'
Dite se questo non è aver a cuore le sorti della Lazio: 'Io capitano nel derby? No, gioca Ledesma, per noi è troppo importante'. Ma come, dopo la rincorsa partita sotto i fischi nell’esordio contro il Milan il primo febbraio dell’anno scorso e terminata in mezzo all’ovazione dei laziali per il doppio sombrero ai danni dei malcapitati del Chievo, per Antonio Candreva - come riporta il Corriere della Sera nell'edizione romana - si era aperta la possibilità di scambiare domenica prossima il gagliardetto con l’alter ego in giallorosso, Francesco Totti, e diventare, così, un idolo biancoceleste anche con i crismi dell’ufficialità. Eppure la ragion di Stato impone una riflessione più che giusta e che denota l'intelligenza del romano: senza Ledesma la Lazio non è la stessa e occorre fare un passo indietro, contano più la squadra e la vittoria della gloria personale. E la cosa non è passata inosservata né a Ledesma che ai tifosi, umiltà e attaccamento alla maglia, i laziali sono sensibili su questo lato. Perché è vero che Antonio ormai è l’uomo che frantuma i tabù, da quelli personali a quelli sul campo, laziale a metà ma solo per questioni di un cartellino ancora per poco in compartecipazione con l’Udinese. Ma l’equilibrio della Lazio è ancora più importante, a maggior ragione in un derby e soprattutto se si arriva a giocare contro la Roma dopo un periodo complicato da inconvenienti tattici e ambientali. Candreva resta sicuramente l’arma in più della Lazio, attacca e difende, fa gol e assist, fa spettacolo e chiama l’applauso, è stato adottato