«Candreva non si tocca». Un messaggio chiaro, lanciato dai tifosi biancocelesti accorsi in massa ad Auronzo di Cadore per festeggiare la Lazio regina dell’ultima Coppa Italia e accompagnare i propri beniamini nella preparazione verso la prossima stagione. Uno striscione inequivocabile riservato al centrocampista della Nazionale di Cesare Prandelli e non, per fare un esempio, ad Anderson Hernanes, altro giocatore biancoceleste corteggiato da diverse squadre italiane e straniere.
I tempi dell’esordio con la maglia della Lazio (1 febbraio 2012) sono lontani, i fischi dell’Olimpico all’ingresso in campo di Candreva – guarda caso proprio al posto dell’idolo Hernanes – nei minuti finali della sfida vittoriosa contro il Milan sono ormai dimenticati. In 18 mesi a Formello il centrocampista romano ha conquistato i tifosi biancocelesti e nella parte finale dell’ultima stagione è stato costantemente il migliore in campo della squadra di Petkovic. Numeri importanti – 66 presenze, 10 gol e tanti assist in una stagione e mezza alla Lazio – che hanno attirato l’attenzione dei grandi club italiani (Napoli e Milan innanzitutto) e internazionali (ultimo il Manchester United), prontamente bloccati dal presidente Lotito.
Riscattare la prima metà del cartellino del giocatore (1,7 milioni all’Udinese) è stato il passo obbligato compiuto dalla società a giugno. Ma non basta: Candreva - come riportato su Il Tempo - vuole rimanere a Formello e rispettare il contratto sottoscritto fino al 30 giugno 2017, ma l’ingaggio garantitogli dal club lo scorso anno (circa 800 mila euro) non è al livello dei top player biancocelesti. Per respingere l’assalto delle altre squadre – in primis il Napoli, pronto ad offrire 2,5 milioni a stagione al calciatore biancoceleste – Lotito dovrà necessariamente sedersi al tavolo e offrire un nuovo contratto al romano. Il tempo non manca, perché il 26enne Candreva giocherà sicuramente con la Lazio nella prossima stagione. Ma il club biancoceleste – ora impegnato nella definizione delle ultime operazioni di mercato, soprattutto in uscita – vuole accontentare il romano e riaprire il discorso con l’Udinese, proprietaria dell’altra metà del cartellino, prima del prossimo giugno, quando scadrà la comproprietà. Una questione che magari non sarà affrontata oggi, quando Lotito incontrerà il presidente bianconero Pozzo alla riunione dell’Assemblea di Lega, ma con ogni probabilità in autunno, quando la sessione estiva del mercato sarà chiusa e la rosa della Lazio definita. Da qui a fine agosto, infatti, tante cose potrebbero cambiare. Se Candreva è considerato incedibile dal club biancoceleste, pronto a rifiutare anche i 20 milioni di euro messi sul piatto dal Napoli, non altrettanto può dirsi per Hernanes. Ufficialmente il trequartista brasiliano non è sul mercato, ma se arrivasse l’offerta giusta – comunque superiore ai 25 milioni di euro – la società biancoceleste non bloccherebbe il Profeta, anche perché finora Lotito ha già speso oltre 20 milioni, un investimento importante per rinforzare la squadra. Ma come utilizzare, nel caso, i soldi incassati con la cessione di Hernanes? La Lazio ha le idee chiare: l’attaccante non è una priorità, a meno che non partano Alfaro, Sculli e soprattutto Kozak. Solo in questo caso il club biancoceleste acquisterebbe una punta per accontentare mister Petkovic. Al contrario, il tesoretto garantito da Hernanes sarebbe dirottato su Candreva: per convincere l’Udinese servono almeno 8 milioni (Pozzo ne vorrebbe 10), ma affrontare il discorso con largo anticipo può senza dubbio aiutare la Lazio. Perché Candreva, ormai, è diventato insostituibile per Petkovic e i tifosi biancocelesti. (Daniele Palizzotto)