Biglia ha soglia del dolore molto alta, oltre che animo coraggioso, e quindi ha voluto giocare lo stesso. Ha rischiato, tutto sommato gli è andata bene perché non ci sono lesioni. Ma resterà fuori contro il Chievo e forse anche contro il Parma, dovrebbe rientrare a Bergamo il 3 maggio. Come il suo amico De Vrij. Loro due, l’argentino e l’olandese, sono pedine fondamentali nella struttura tattica di Pioli: tengono alta la squadra, la rendono aggressiva, compatta e sempre predisposta al pressing. E tra i titolarissimi domenica mancherà di nuovo Parolo, altro elemento importante. Non a caso lui, De Vrij e Biglia sono nell’ordine i tre uomini più utilizzati da Pioli in campionato: 2484 minuti l’ex Parma, 2337 l’olandese e 2153 l’argentino. Quella contro il Chievo sarà la settima partita senza Biglia. Nelle sei precedenti, tre vittorie (a Palermo, con Sassuolo e Atalanta), un pareggio (a Milano con l’Inter) e due sconfitte, in casa con l’Udinese e in trasferta a Cesena. Insomma statistiche meno sconfortanti rispetto a quelle di De Vrij (senza, 4 gare perse su 4), ma la cosa non consolerà Pioli, già privo domenica di Cataldi (squalificato) e appunto Parolo (infortunato). Centrocampo da inventare, quindi. Di sicuro sarà un’occasione importante per Onazi e Ledesma, i meno utilizzati del reparto: 576 minuti per il nigeriano, 429 per l’italo-argentino. Potrebbero giocare in coppia davanti alla difesa, oppure uno solo accanto a Lulic nel 4-2-3-1 con i quattro “tenori” in attacco.