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    Lazio, Baroni: "La squadra mi è piaciuta, Dia faceva fatica a camminare. Cosa ho detto all'arbitro"

    Lazio, Baroni: "La squadra mi è piaciuta, Dia faceva fatica a camminare. Cosa ho detto all'arbitro"

    In conferenza stampa dopo lo 0 a 0 contro il Ludogorets, l'allenatore della Lazio, Marco Baroni, ha parlato così.

    ARBITRO - "Il problema è che centralmente non c'era spazio, si sono messi 6 difensori e tre centrocampisti, sono venuti solo a difendersi basso e devi trovare il gol perché si apre un'altra partita. Non voglio commentare l'arbitraggio, quando una squadra fa costantemente una partita nella metà campo avversaria ed esce con sei ammoniti contro due, in più un episodio così incommentabile cosa posso dire? Di certo non ho fatto i complimenti all'arbitro. Un arbitro a questi livelli deve avere un certo spirito sportivo. Il rigore? L’arbitro scuoteva la testa dicendo ‘no’ mentre si avvicinava al monitor, è andato per non darlo e non ha cambiato idea. Ma non dobbiamo lamentarci, dobbiamo pensare al campo, la squadra mi è piaciuta per intensità e voglia, questa è la cosa importante”. Ma non è questo il tema di oggi. Nella ripresa abbiamo accelerato, ma siamo stato poco puliti nella finalizzazione. In queste partite devi fare gol, se segni poi finisce in goleada. Alla fine siamo stati bravissimi dietro perché queste sono partite pericolosissime".

    L'ANALISI - "Noi siamo amareggiati e delusi per un pareggio dopo aver fatto una buona partita. Non è facile per nessuno giocare contro una squadra che non ti dà ritmo ed è sempre bassa. A me ha fatto piacere vedere questo atteggiamento, il risultato è una componente ma la regola è che la squadra deve dare tutto e uscire morta dal campo. Il clima dentro lo spogliatoio mi piace perché eravamo delusissimi, questo mi piace perché significa che ci fa male anche un pareggio".

    OBIETTIVO -
    "L'obiettivo è entrare tra le prime otto. Ho cambiato all'intervallo Pellegrini che sarebbe stato un cambio a prescindere perché è l'unico terzino sinistro e in più era ammonito. Siccome avevo capito l'aria che tirava, ho tolto anche Tchaouna perché anche lui era ammonito. Vecino mi ha chiesto il cambio, era programmato un cambio con Guendouzi. Pedro mi ha chiesto il cambio perché non ce la faceva più, altrimenti sarebbe uscito Noslin. Questi ragazzi però sono un patrimonio per la Lazio, voi dovete pensare al primo Felipe Anderson, al primo Immobile. Devono crescere, oggi ho portato Noslin perché non è la partita sua per attaccare la profondità, non c'è spazio. Ha bisogno di più cambio, a me non sono dispiaciuti né Noslin né Tchaouna".

    ACCIACCATI - "Dia ha preso una distorsione alla caviglia per quella legnata che ha preso nel primo tempo. Riguardiamola quell'entrata e speriamo di riaverlo per domenica, l'ho dovuto togliere perché non riusciva a camminare. Vecino invece ha avuto un problema muscolare".

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