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Lazio, Baroni: "Accettiamo elogi e critiche, ma dell'ultimo periodo non cambierei nulla"
COPPA ITALIA - "Ci teniamo a far bene anche in Coppa Italia, che è una competizione importane. Sappiamo quanto questa sarà una gara difficile, ma vogliamo ben figurare e provare a passare il turno, perché non è importante fare solo la presenza, ma arrivare fino in fondo. Queste partite aiutano a crescere e danno spessore alla squadra, più si alza il livello di difficoltà, più si avvicina a quello a cui lavoriamo: obiettivi e partite importanti. Contro l'Inter c'è stato quel 6-0 subito in campionato, che comunque ha avuto due facce. I primi 25 minuti sono stati i più belli della nostra stagione, secondo me. Poi, anche per le sostituzioni forzate, è diventata la gara più brutta. La squadra non ha cambiato il tipo di partita e quindi è venuto fuori quel risultato. Ma non c'è senso di rivalsa; domani sarà un'altra partita. L'Inter è la squadra da battere in Italia, ne siamo consapevoli, ma vogliamo fare una prestazione importante".
CRITICHE - "Le critiche fanno parte del gioco. Noi accettiamo gli elogi e le critiche. A Venezia credo sia stata una partita dove la squadra ha dimostrato di avere maturità. Forse ci è mancato del ritmo offensivo, ma abbiamo fatto il doppio dei loro passaggi, conducendo comunque la partita senza quel ritmo offensivo che abbiamo di solito. Quando la Lazio non produce tante occasioni offensive sembra che non abbia fatto la partita, invece la squadra è stata dentro la prestazione, viva, anche se non è riuscita a dare ritmo. Secondo me di questo ultimo periodo non va corretto nulla. Contro il Napoli abbiamo fatto una grande partita. Contro la Fiorentina la squadra ha creato una quantità immensa di occasioni dopo i primi 20'. Nel calcio siamo abituati a guardare il punteggio finale e lo sappiamo; è una cosa dal quale non ci possiamo sottrarre e anche giusta. Io però guardo a come si raggiunge il risultato. La squadra ha fatto ottime prestazioni, anche crescendo come sviluppo offensivo e mentalità. Ci sono poi episodi che cambiano i risultati".
ASSENZE - "Castellanos sta mancando. Ci sono giocatori che cambiano le squadre, ma la sua assenza non dev'essere un alibi. Ci sono ragazzi che stanno lavorando bene e vogliamo andare avanti lungo questo percorso. Speriamo chiaramente di riaverlo il prima possibile, ma ora sappiamo che in queste partite così ravvicinate non ci sarà e ognuno di noi dovrà dare qualcosa in più. Devo valutare anche altre situazioni, perché comunque Dele-Bashiru ha avuto una distorsione e non sarà disponibile sicuramente per la partita contro l'Inter, né probabilmente per quella di domenica contro il Milan. L'importante in generale è non perdere mai l'identità di gioco. Nel calcio ci sono due fasi e bisogna correre in entrambe. Che ci sia un centrocampista o un giocatore più offensivo, dev'esserci la capacità di sacrificarsi. Belahyane è giovanissimo e avrà un futuro importante, ha personalità e non ha paura. Questo è già un fattore importante per entrare in un livello di squadra, prestazioni e partite così importante. Lui deve giocare con questo coraggio e all'intero di questo centrare la sua prestazione".
CHAMPIONS - "Sappiamo che questa parte di stagione è decisiva. Le partite sono più importanti e il margine di errore è ridotto. Siamo pronti, non abbiamo paura. La classifica si guarderà alla fine, altrimenti è solo uno spreco di energie. La Juventus è partita per obiettivi importanti fin dall'inizio. In questo momento ha fatto un mercato importante. Noi non dobbiamo guardare gli altri, perché il rischio è di perdere l'attenzione sul nostro percorso. Dobbiamo andare avanti, con la testa bassa e pensare solo a lavorare bene. La Champions è un obiettivo in cui noi ci siamo trovati e dove ora vogliamo rimanere fino in fondo. La cosa importante è che il nostro è un progetto che è cambiato e la squadra deve stare dentro il lavoro".