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    Lazio, Baroni: "Abbiamo fatto un mercato di prospettiva. Pellegrini? Vi spiego perché l'ho eslcuso"

    Lazio, Baroni: "Abbiamo fatto un mercato di prospettiva. Pellegrini? Vi spiego perché l'ho eslcuso"

    Vigilia di Lazio – Monza a Formello. L’allenatore biancoceleste Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di domani alle 15 all’Olimpico.

    RISCHI - “Partita ad alto rischio. Il Monza è in difficoltà, ma ho visto che è una squadra centrata e si sta giocando le ultime possibilità. La difficoltà di questa gara sta proprio in questo. Dovremo essere concentrati e mettere in campo ritmo, voglia, determinazione e ferocia agonistica”.

    MERCATO E LISTE - “Il mercato è stato di prospettiva, è chiaro. Sono arrivati tre ragazzi che sommati insieme totalizzano 70 presenze tra i professionisti. C’è massima intenzione di velocizzare il loro miglioramento per inserire le loro qualità. Dovrò io metterli nelle migliori condizioni per poter dare una mano a questo gruppo. Li ho esclusi dalla lista uefa, per questo motivo e perché comunque ho già un gruppo squadra che ha meritato la qualificazione sul campo e ha qualcosa in più per ora di questi nuovi”.

    PELLEGRINI - “Su Luca Pellegrini è una mia scelta che nasce da alcune considerazioni: all’interno della squadra io fondo tutto sulla sacralità del gruppo, che viene prima dei giocatori e dell’allenatore. In ogni allenamento bisogna dare più del massimo e da questo punto di vista Luca credo possa cogliere una opportunità da questa scelta, perché voglio vedere in lui ogni giorno l’attenzione e la dedizione per rientrare nel gruppo squadra. Anzi, in questi due giorni ho già visto un gran lavoro da lui e quindi lo ringrazio. In ogni caso, voglio ricordare che io sono stato il secondo allenatore che gli ha dato più fiducia. Solo a Cagliari ha giocato di più. In metà stagione ha fatto più del suo minutaggio dello scorso anno. Una porta aperta comunque per lui c'è ancora".

    IDENTITÀ DI SQUADRA - “Non vincere in casa ci fa male, ci da fastidio. Domani sembra una partita facile, ma non lo è per niente. Dovremo tirar fuori la miglior prestazione possibile. Gli avversari spesso si abbassano e non ci rendono la vita facile. Ora abbiamo qualche settimana in più per lavorare e per me questo è oro colato. Ogni difficoltà si supera lavorando in campo. Abbiamo le potenzialità per rimanere dove siamo, ma occorre fare uno step importante per riuscirci. Questa squadra vince le partite solo se gioca bene e non sbaglia niente. Non abbiamo nelle corde la capacità di stare tutti bassi davanti l’area. Quando crei la tua identità basata sul gioco, si creano delle situazioni in cui può trovarti scoperto. In alcuni casi gli episodi sono stati anche casuali, ma resto orgoglioso per quello che la squadra è riuscita a fare. Dobbiamo mettere più attenzione in alcune situazioni”.

    PENSIAMO A NOI - “Delle altre squadre non mi interessa. Io rinnovo ancor più fermamente la mia fiducia nel gruppo squadra. Questo non me lo toglierà nessuno. Ho parlato della sacralità del lavoro e il fatto di aver reinserito Hysaj e Basic è proprio basato su questo. Si sono allenati sempre, con dedizione e sacrificio, anche fuori ruolo. Quello che hanno dimostrato per me è un valore, anche se non giocano o giocano poco. Alla squadra ho sempre detto che noi dovevamo continuare a lavorare e a credere in quello che facevamo, anche con i disturbi del mercato e le difficoltà che abbiamo avuto. La testa è e rimane solo sul lavoro, in campo, con sacrificio. È questa l’unica strada che ci può portare a raggiungere quello che vogliamo. I punti li voglio fare io. Non posso pensare ai punti che fa la juventus o le altre. Io voglio andare a prendere con il lavoro i punti che meritiamo. Il rigore di cui si lamenta il Como per ieri sera, non l’ho neanche rivisto. Degli episodi però non dico niente. Mi limito a dire che il Como fa un gran bel gioco e faccio i complimenti a Fabregas. Del resto non mi interessa”. 

    RIENTRI - “Tavares e Lazzari sono disponibili e domani saranno della partita. Hysaj spero di riaverlo il prima possibile, perché delle sue qualità non ho mai avuto dubbi. All’inizio erano state fatte altre valutazioni, ma appena si è riaperta la porta lui si è infilato dentro con pieno merito. Vecino è un altro giocatore importante e come Patric è vicino al rientro. Riaverli presto conta quasi come nuovo acquisto”.

    FIDUCIA - “Quando cerco di cucire un gioco per la squadra lo faccio in base alle caratteristiche. Noi su certe cose dobbiamo migliorare. Lo sa Castellanos, come lo sanno tutti. Stiamo lavorando tutti per migliorare. Ci sono pochi passettini da fare per crescere ancora. Tutto il reparto offensivo deve lavorare per essere più prolifico. Castrovilli è stato un ragazzo d’oro. Ha avuto problematiche che lo hanno costretto a rifermarsi, ma con lui ho sempre avuto un rapporto leale. Ci siamo sempre detti la verità. Lui si è sempre comportato bene. Per il suo percorso aveva bisogno di più spazio e qui non ce ne era. La sua cessione è stata una scelta condivisa. Isaksen ha bisogno di fiducia. Qui si vuole sempre tutto e subito. Ma non è solo una questione di Lazio. Tanti giocatori importanti hanno avuto passaggi a vuoto nei primi anni e poi sono esplosi. Il ragazzo ora sta bene, siamo contenti della sua crescita. Allo stesso discorso lego anche Tchaouna e Noslin. Entrambi hanno potenzialità e hanno la mia piena fiducia. Si stanno calando entrambi in ruoli che prima avevano fatto meno, ma resto super convinto delle loro potenzialità, da un punto di vista tecnico, tattico e mentale”.

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    Laziale 68
    Laziale 68

    Grande mister, siamo con te. La spiegazione per Pellegrini é accettabile, si intuisce che il gioc...

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