Lazio, alla conquista del Monte Agudo
Con le racchette, gli scarponi e gli occhiali quando il cielo è una tavola biancoblu. In salita verso la vittoria: la Lazio - come racconta Il Tempo -attacca il Monte Agudo e conquista la vetta, la montagna è dominata. Sorride Petkovic, ha guidato il gruppo in cima al mondo. Il percorso è scattato dall’Hotel Auronzo, 2 km a piedi fino alla seggiovia. Volti sorridenti e spirito da Alpini, nel mirino c’è la Supercoppa contro la Juve: e allora si parte con la scalata, 1.7 km con un dislivello di 500 metri. Klose sceglie i Ray Ban da sole per affrontarla, Radu si rilassa con della buona musica, Olympia è la regina, c’è anche il team manager Manzini: è arrivato per ultimo, non ha accettato l’aiuto di un Quod, ha tagliato il traguardo tra il boato dei tifosi. Konko e Lulic i più veloci, hanno stracciato gli inseguitori.
Su in cima è festa grande, si mangia e si beve, la fatica si è fatta sentire, meglio rifocillarsi prima della discesa. I giovani scelgono il Fan Bob (slittino su binario, è la pista più lunga d’Europa), i big non amano la fila al botteghino, poco importa: il Monte Agudo è battuto. Stamattina si riprende con il risveglio muscolare: la sveglia è programmata alle 7.30, 9 km a stomaco vuoto ai lati del lago di Santa Caterina. Infermeria: Pereirinha è a Roma, sarà valutato in Paideia, c’è il rischio stiramento. Domani prima amichevole contro il CS Auronzo. Capitolo mercato: è il giorno di Felipe Anderson. Sbarcherà in ritiro oggi (arriverà insieme a Onazi), lavorerà a parte per recuperare dalla distorsione alla caviglia destra. Lotito intanto tranquillizza l’ambiente: «Puntiamo su Candreva e Lulic, noi intendiamo rinforzare la squadra e non indebolirla. Matri? Non è un obiettivo, non lo abbiamo mai trattato. Il rinnovo di Petkovic? Nessun problema».