Dopo un anno di assenza la Lazio riabbraccia l’Europa. Lo fa stasera in Ucraina, a Dnipropetrovsk, con il trio dei giovani fantasisti formato da Felipe Anderson, Milinkovic-Savic e Ricardo Kishna (63 anni e otto mesi in tre), nel primo turno del girone G dell’Europa League, non proprio la competizione sognata in estate. Sfumata la Champions, del resto, alla squadra di Stefano Pioli non resta che concentrarsi sulla competizione meno attraente per i tifosi, ma importante per le casse societarie e perché, se vinta, garantisce un posto nella prossima edizione della massima manifestazione continentale. L’obiettivo - riporta Il Tempo - è lontano e per la Lazio non sarà semplice trovare i giusti stimoli stasera nello stadio vuoto del Dnipro, punito dall’Uefa per le intemperanze dei suoi tifosi al San Paolo nella semifinale della scorsa stagione contro il Napoli. Felipe Anderson e compagni troveranno un ambiente anni luce distante da quello assaporato lo scorso mese nella doppia sfida col Bayer Leverkusen, ma per la Lazio è comunque vietato sbagliare. Perché la crisi estiva non può dirsi superata con la vittoria sull’Udinese e un eventuale passo falso in Ucraina riaprirebbe problemi e tensioni.'Questa coppa vale quanto il campionato - ha spiegato Pioli - perché l’abbiamo conquistata centrando l’obiettivo della scorsa stagione. Il sogno Champions è sfumato, ma l’Europa League è importante e noi vogliamo arrivare fino in fondo'.