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Lazio ai piedi di Luis Alberto: re del derby come (e meglio) di Mancini
Il connubio tra Giappone e Italia esiste da lunga data: cibo, arte, cultura...e calcio. Honda, Morimoto, Nagatomo...e ora Takehiro Tomiyasu, uno dei due giocatori nipponici scesi in campo in questa Serie A insieme a Maya Yoshida e uno dei sei del Sol Levante a firmare almeno tre reti nel torneo (insieme a Nakamura, Honda, Morimoto, Nakata e Nagatomo). L’impatto del difensore con il nostro campionato è parecchio positivo, e da quando Sinisa Mihajlovic ha deciso di spostarlo dalla fascia al centro della difesa il suo rendimento nello scacchiere del Bologna è ulteriormente migliorato. Nella vittoria col Verona Tomiyasu ha registrato un’Efficienza Tecnica in linea con i Top di Serie A (94%), e quella Fisica è stata di tutto rispetto (92%). Molto affidabile tatticamente (K-Movement 94%), il ventiduenne di Fukuoka si è rivelato efficace anche in fase di interdizione, producendo valori altissimi nel Pressing (96%). Per confermarsi definitivamente tra i migliori difensori dovrà migliorare la fase di possesso, dove al momento si ferma ad un deludente 86% nel K-Pass, ma con la calma e la dedizione – tra le virtù più peculiari del suo Paese d’origine – sarà solo questione di tempo.
Il Milan vince a Cagliari, rimanda l’Inter a -3 e si candida a campione d’inverno, dimostrando che anche il Diavolo può sognare il Paradiso. I rossoneri, col 2-0 in casa dei sardi, hanno eguagliato la loro miglior striscia senza sconfitte in esterna in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (16 match anche tra settembre 2003 e aprile 2004) e continuano a convincere per concretezza e risultati. Nonostante le assenze pesanti con cui la squadra di Pioli è volata in Sardegna, il ritorno di Zlatan Ibrahimovic ha risolto ogni problema. Doppietta e totale padronanza dell’area di rigore rossoblù, nonostante un certo Diego Godin a cercare di arginarlo. Non solo il numero 11 però: i rossoneri raggiungono il 94% in Efficienza Tecnica e il 93,3% in Efficienza Fisica, parametri da top club europeo, in linea con i record stagionali. Con 9 titolari su 10 in grado di completare almeno un passaggio ad alto coefficiente di difficoltà, il Milan dimostra di essere una squadra completa, capace di contrastare senza troppi affanni la manovra avversaria (pressing del 95%) e di ripartire rapidamente (Aggressività Offensiva del 93,9%). E in questo quadro si inserisce la partita di Ibra, leader della vittoria sugli undici di Di Francesco, anche se più per tecnica che per condizione atletica. L’Indice di Efficienza Tecnica registrato dallo svedese è infatti del 98% (lo stesso di Insigne, MVP di giornata), in virtù di doti tattiche ormai leggendarie (il 97% di K-movement declina un’abilità fuori dal comune nel creare spazi e guidare le giocate dei compagni) ed della capacità di optare per le scelte di gioco ottimali (K-solution 97%). L’Efficienza Fisica è invece in media con la Serie A (90%, con dei picchi negativi nelle azioni ad alta accelerazione dell’87%). In 90 minuti percorre poco più di 9km, producendo il 25% in meno di alta intensità rispetto alla media della squadra; ma se si presenta dopo quasi due mesi dall’ultima gara da titolare in campionato firmando tre punti con una doppietta, chi può dire niente al colosso di Malmö?