Lazio, agente Konko:| 'Non so quando rientrerà'
La sue condizioni fisiche stanno dando vita ad un vero e proprio caso nel mondo Lazio. I suoi infortuni sono la vera incognita di queste settimane. Abdoulay Konko è arrivato a Roma il 1 luglio, acquistato per una cifra vicina ai 5 milioni di euro. Un investimento significativo della dirigenza biancoceleste che ha chiuso l’affare con l’intenzione di rimpiazzare un pilastro della Lazio 2010-11 come Lichtsteiner, trasferitosi a Torino a fine stagione. I suoi problemi fisici degli ultimi anni non erano passati inosservati tra gli addetti ai lavori che da subito avevano dubitato dell’integrità fisica dell’esterno francese. Lui stesso ne aveva parlato, quasi auto-accusandosi, nei primi giorni della sua esperienza laziale e i numeri sembrano parlare chiaro: nelle 7 stagioni giocate tra Italia e Spagna prima di approdare alla Lazio, con le maglie di Crotone, Siena, Genoa e Siviglia, solo in 4 occasioni è riuscito a totalizzare più di 18 presenze nei relativi campionati. Il peggiore in assoluto è stato quello dell’esordio in Serie A con la maglia del Siena: solo 14 volte in campo (10 volte dal 1’). In questa stagione ha totalizzato fino ad ora 22 presenze in campionato.
DA PUNTO FERMO A INCOGNITA’ - Un problema al polpaccio lo tormenta da mesi, per la precisione da Auronzo quando subì una stiramento, dopo aver mostrato a tutti le sue capacità tecniche in allenamento. Accertamenti medici, fisioterapia e tanta voglia di mettersi in mostra con la maglia della Lazio avevano contraddistinto le sue prime settimane da laziale. Il rientro in campo, nella prima giornata di campionato, con il Milan fu un successo. Affondi e giocate sulla corsia destra del campo che avevano fatto subito innamorare i suoi nuovi tifosi . Mesi di ottimo rendimento e grande contributo alla squadra per l’ex-Genoa che era tra i più presenti in campo, come Ledesma e Marchetti. Ma a dicembre, alla chiusura di una prima parte di stagione da incorniciare, il polpaccio è tornato a bussare ed è iniziato il calvario di quello che era diventato un punto fermo della formazione di Reja. Il secondo rientro contro il Chievo in una partita giocata con il freno a mano tirato, poi di nuovo fuori per circa un mese. L’ultimo stop è arrivato dopo la buona gara giocata il 7 aprile all’Olimpico. Un problema alla coscia sinistra gli avrebbe fatto saltare la gara, mai giocata, di Novara e sicuramente gli farà seguire dalla tribuna quella con il Lecce di domenica. Lo staff medico lo vorrebbe rimettere a disposizione di Reja ma il giocatore frena, sente ancora dolore. Eppure il bollettino medico diffuso dalla società biancoceleste martedì è sembrato cristallino, lo staff medico ha voluto mettere le cose in chiaro una volta per tutte: si è parlato di “risoluzione completa del quadro patologico precedentemente riscontrato”. Un comunicato di poche righe che sembra quasi voler prendere le distanze da quella che è la volontà del giocatore di non forzare i tempi per il rientro.
IN ESCLUSIVA L’AG. CONTE - Per parlare del caso mediatico che si è scatenato intorno al difensore biancoceleste la redazione de lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva l’agente del giocatore, Daniele Conte: “Ho sentito anche io qualcosa ma sono tutte stupidaggini - ha esordito il procuratore - sono dispiaciuto per il ragazzo, lui vorrebbe spaccare il mondo per giocare e tornare a calcare i palcoscenici della Champions già raggiunti. Non gli piace parlare perché vuole sempre rispondere sul campo con i fatti. Appena rientrerà dal problema rimediato contro il Napoli dimostrerà il suo valore. In settimana lo raggiungerò a Roma per stargli vicino perché non è un momento sereno per lui”. Negli ultimi giorni erano filtrate indiscrezioni relative d un duro scambio di vedute con lo staff medico laziale, reo di forzare il giocatore ad aumentare i carichi di lavoro per cercare il recupero: “Ci sarebbero dinamiche interne da spiegare di cui non voglio parlare , ma il rapporto tra lo staff medico e il giocatore è normale”, si affretta a smentire Conte, ”lavorano per lo stesso obiettivo, si sta cercando di far recuperare il ragazzo e bisogna farlo per bene perché per rientrare prima si rischia di peggiorare la situazione e magari infortunarsi nuovamente così come è accaduto in passato. Lui oggi sosterrà un altro controllo, purtroppo ha dolore e non riesce a dare tutto per la Lazio”. In mancanza di riscontri derivanti da accertamenti strumentali che potessero giustificare alcune assenze collezionate in questi mesi, il giocatore francese è stato spesso giudicato come un "malato immaginario". Il suo procuratore non vuole dare peso a queste voci : “A Roma c’è una pressione mediatica molto alta. Ci sono due grandi squadre come Lazio e Roma e radio che ne parlano 24 ore su 24. E’ normale che si creino storie inventate. Non c’è nessun caso, se il ragazzo non gioca è perché non sta bene. Non è uno che si tira indietro. Adesso bisogna pensare al recupero”. Impedimenti fisici o paura di farsi di nuovo male quindi? A meno di un mese dal termine della stagione, porsi una domanda del genere diventa un obbligo per la dirigenza laziale, che sta progettando in questi giorni il futuro della squadra. E’ possibile dunque che per la prossima stagione Konko possa essere affiancato da un alternativa di pari livello tecnico: “Non so se la Lazio farà degli acquisti o prendere qualcun altro da affiancare al mio assistito. Deve ancora finire il campionato e comunque queste sono decisioni che spettano al direttore sportivo e al presidente. Adesso sarebbe il caso di compattarsi per la Champions e non pensare a queste cose”, afferma Conte. La sua permanenza in biancoceleste, comunque, sembra certa: “Lui ha acquistato casa a Roma, dove si trova bene. Gli piace la piazza e i tifosi e si vuole affermare con questa maglia, magari in Champions. Non credo che la cessione sia una cosa fattibile al momento”. La data del rientro resta comunque un’incognita: “Non so quando rientrerà. Posso solo augurare al ragazzo di tornare in campo il prima possibile”.