Lazio, patente ritirata per Keita. L'agente a CM: 'Non ha bevuto, non era ubriaco'
LA LAZIO LO DIFENDE - Ieri il ragazzo, per fortuna uscito illeso dal terribile scontro, sarebbe stato a colloquio dal direttore sportivo Ighli Tare. Il dirigente albanese della Lazio ha cercato di difendere Keita dalle accuse di essersi messo alla guida in stato di ebbrezza: "Il giocatore non ha bevuto niente nella maniera più assoluta. Ha solo perso il controllo di una macchina troppo potente". Tuttavia, stando a quanto riportato da Il Tempo, l'alcol test a cui Keita si sarebbe sottoposto sarebbe risultato positivo. Un valore inferiore ai limiti tollerati dalla legge (0,34), ma superiore a quelli di un neopatentato non ancora 21enne. La conseguenza sarebbe stata proprio il ritiro della patente.
Calciomercato.com ha contattato in esclusiva l'agente di Keita Baldè Diao, Ulisse Savini, che ha voluto fare chiarezza in merito a quanto accaduto.
La patente di Keita è stata ritirata: lo spagnolo era ubriaco?
"In merito alle notizie apparse su alcuni giornali stamattina, ci tengo a sottolineare che Keita non era ubriaco, non aveva bevuto e che il limite di 0,34 che alcuni riportano è assolutamente al di sotto dei limiti di legge, non compatibile con quello che la legge stabilisce per un neopatentato, ovvero la sobrietà assoluta, ma credo sia scorretto far passare un valore così limitato e ininfluente come uno stato di ebbrezza. Quindi ci tengo a ribadire che Keita non aveva bevuto perche l'alcol non rientra nel suo concetto di professionalita e di condotta di vita".