'Per Diakitè oggi sarà il primo allenamento al Sunderland, è stata una decisione presa un mese fa, il calcio inglese ha sempre affascianto il ragazzo e per lui questa opportunità è un rimettersi in gioco, ricominciare da zera. La proposta fatta dal Sunderland non è dissimile da quella della Lazio ma ormai avevamo deciso di andare via da Roma'. Queste le parole di Ulisse Savini a RadioSei che spiega la situazione relaita a Diakitè e Cavanda i due suoi assistiti che hanno avuto lo stesso destino nella Lazio: 'Cavanda invece è stato messo fuori dalla squadra dopo Lazio - Juventus di Coppa Italia, si allenava in un campo diversi, in orari diversi e con compagni diversi, poi ci sono stati stipendi non pagati ed altre situazioni poco chiare, abbiamo provato a cederlo ma la richiesta della Lazio è troppo alta vogliono 5 milioni, io ho portato diverse squadre ma la Lotito non ha mai accettato. Nel caso in cui non venisse convocato per il ritiro di Auronzo parlerò con la Lazio e potremmo percorrere una strada diversa, quella dell'articolo 7 simile a quella di Zarate. Potremmo adire anche all'articolo 17, ma per ora prevale il buon senso. Ora speriamo che il ragazzo trovi una squadra del prima possibile il Sunderland ha chiesto il giocatore quindici giorni fa - continua l'agente Savini - poi sono arrivate 4 - 5 proposte dall'Italia ma Cavanda vuole andare via dall'Italia, la sua priorità è l'Inghilterra, ma anche altri campionati esteri hanno un buon appeal sul ragazzo'. Tornando al contratto di Cavanda, il suo agente chiarisce: 'Luis ora guadagna 80 mila euro netti a stagione, in sede di rinnovo Lotito ha offerto 160 mila più bonus mentre la nostra richiesta era di 300 mila più bonus e da li non ci siamo più mossi'. Savini chiosa su Capuano del Pescara, altro suo assistito: 'Io non ho rapporti con la Lazio, quindi se c'è una trattativa è iniziativa dei presidenti. In ogni casso non metterei i bastoni tra le ruote. Capuano è un giocatore molto valido e me l'hanno chiesto già diverse squadre'.