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Lazio, Acerbi: 'Non sono il sostituto di de Vrij. Nazionale? È il mio obiettivo. Sul Milan...'
SULLA NAZIONALE - "È un mio obiettivo. Sono arrivato alla Lazio e devo cercare ora di puntare qualcosa in più per non stabilizzarmi. La Nazionale è sicuramente un mio obiettivo".
SUL MILAN - "Ho avuto due vite: una prima della malattia, una dopo. Al Milan non avevo la testa giusta, ma la Lazio non è una rivincita. È una sfida che voglio vincere, dimostrando che posso essere al livello di questa squadra".
SULLA DIFESA DELLA LAZIO - "Non sono il salvatore della patria. Ci sono tanti buoni giocatori nel reparto. Cercheremo tutti insieme di prendere meno gol dello scorso anno e farne invece altrettanti".
SULLA TRATTATIVA COL SASSUOLO - "La Lazio ha fatto tanto per portarmi qui, io avevo dato loro la mia parola e ho lottato perché si potesse chiudere la trattativa. Qui ci sono tanti buoni giocatori e ottime prospettive. C'è entusiasmo e voglia di fare bene".
SU INZAGHI - "Ha passione ed è una persona molto alla mano, oltre che un ottimo allenatore. Mi ha impressionato il lavoro che fa con la squadra. Ho trovato un ambiente tranquillo e dedito al lavoro".
SULLA MALATTIA - "Prima non capivo cosa mi stavo perdendo. Ora ho la testa giusta per militare in un club di alto livello, ho maggiore consapevolezza. Grazie a quello che ho passato ho percepito l'importanza della vita. Mi sono sempre detto di provare a ottenere il massimo, senza avere rimpianti".
SUL RITIRO - "C'è un clima di grande serenità. Questo mi sembra normale dopo il campionato dello scorso anno. Più sei sereno meglio è per l'inizio della stagione. Ho visto tanta voglia da parte di tutti, sia dei vecchi che dei nuovi acquisti".