AFP via Getty Images
Lautaro, no secco all'Inter. I motivi del suo rifiuto: adesso il futuro è un'incognita
LE PAROLE DELL'AGENTE - Qualche settimana dopo, Alejandro Camano ha ribaltato il fronte: “Rinnovo? Ce lo hanno proposto ma abbiamo risposto che per adesso stiamo bene così”. Una doccia gelida che apre nuovi orizzonti da esplorare. Perché chi sa interpretare il linguaggio dei procuratori sa bene che questo tipo di dichiarazione rischia di aprire una falla. Le parole confermano che tra le parti c’è una trattativa per il rinnovo ma chiariscono il rifiuto da parte del calciatore a una prima proposta nerazzurra, che stando alle indiscrezioni sarebbe di 4,5 milioni di euro più bonus. Inaccettabile per Lautaro, che si aspetta uno stipendio da circa 6 milioni a stagione, in linea con gli altri big della rosa.
L'INTER INCASSA IL NO - Da qui il no del suo procuratore, Camano, che provocatoriamente ha risposto “Stiamo bene così”. Perché? Il motivo è semplice: se versate a Lautaro uno stipendio di poco superiore a quello di Pinamonti, non potete pretendere 90 milioni per una sua eventuale cessione e io sono autorizzato a portarvi un'offerta più adeguata a quelli che sono i suoi attuali compensi. Più o meno questa la riflessione dell’entourage del centravanti argentino, che si guarda in giro. L’Inter sa che andare allo scontro sarebbe solo un danno. È vero, c’è un contratto in scadenza nel 2023 e una clausola rescissoria di 111 milioni di euro valida solo per l’estero, ma per il bene di tutti sarebbe importante giungere a una conclusione entro la fine di questo mercato. L’Inter ha incassato il primo no di Lautaro, l’Atletico Madrid è alla finestra e Camano sa muovere i fili giusti. Sarà una lunga e calda estate, per l’Inter e per Lautaro.