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    Lautaro, l'Inter stoppa il Barcellona. Ausilio chiede rispetto: ecco cosa c'è dietro al suo intervento

    Lautaro, l'Inter stoppa il Barcellona. Ausilio chiede rispetto: ecco cosa c'è dietro al suo intervento

    • Pasquale Guarro
    L’Inter si è fatta sentire, lo ha fatto con eleganza e fermezza. Lo ha fatto al momento giusto, quando è diventata un’esigenza. Perché con la ripresa del campionato ormai alle porte, si è reso necessario far capire al Barcellona che, dopo tante chiacchiere, è giunto il momento di sgomberare il campo da equivoci e lasciar libera la testa a Lautaro Martinez: “Se vogliono comprarlo, devono pagare la clausola”. Così, con impassibile risolutezza, il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha recapitato il messaggio della società nerazzurra in Spagna, dove da mesi si sprecano le prime pagine sull’acquisto in saldo di Lautaro da parte del Barcellona.

    PROMESSE E SCORCIATOIE - “Ci sono diverse società interessate, la più decisa è il Barcellona, non lo nascondiamo, ma sappiamo benissimo cosa gli abbiamo risposto”, ha proseguito Ausilio, che con queste parole chiama ad esporsi i dirigenti blaugrana, anche nei confronti dello stesso Lautaro. Perché le cose sono cambiate strada facendo, come vi avevamo raccontato già molti giorni fa. Il Barcellona, nel mese di gennaio -anche in virtù dei buoni rapporti esistenti - ha chiesto all’Inter il consenso a trattare con Lautaro per trovare un accordo economico col calciatore. Autorizzazione accordata, ma dietro una promessa: “Vi pagheremo la clausola”. È su questi binari che è nata e si è sviluppata la trattativa tra le parti, fino a quando il Barcellona è stato sorpreso su inattese scorciatoie.

    CASCATA DI NOMI - L’emergenza Coronavirus ha cambiato le carte in tavola, i conti dei catalani non sorridono e da qui la richiesta del Barcellona: “Inseriamo qualche calciatore nella trattativa?”. La risposta dell’Inter: “Al massimo uno, perché la parte cash non deve scendere sotto i 90 milioni”. Come a dire, capiamo le difficoltà e vi veniamo incontro, ma anche noi abbiamo le nostre esigenze. Niente da fare, si innesca la cascata di nomi: Arthur, Firpo, Semedo, Coutinho, Umtiti, Rakitic, Emerson Royal e Vidal. Tutti, o quasi, iper valutati. L’esempio è Semedo, che il Barcellona - stando ai rumors - valuterebbe tra i 45 e i 50 milioni di euro.

    L'INTER NON CI STA - Eventi che hanno fatto irrigidire l’Inter, che pure era stata chiarissima. Per mesi, dalla Spagna, hanno dipinto i nerazzurri come una società all’angolo, disposta ad accettare 2-3 calciatori (di discutibile valore) e una manciata di spiccioli per cedere il miglior prospetto in rosa. Una trattativa che messa così sembrava descrivere (o dava la sensazione di farlo) la presenza di un furbo e quella di un fesso. Ecco perché a un certo punto è stato necessario intervenire.

    PALLA A LAUTARO - Anche per dimostrare a Lautaro Martinez che l’Inter si sta muovendo con estrema chiarezza. Marotta ha promesso al calciatore che lo avrebbe lasciato libero di realizzare il proprio sogno, quello di giocare accanto a Messi, ma solo a fronte dell’offerta giusta, che i catalani avevano garantito di presentare, sia all’Inter che a Lautaro. “C’è una clausola e se vuoi andare non possiamo trattenerti, ma per noi sei un punto fermo, quindi, non aspettarti regali”. Questo il succo del discorso fatto al calciatore, chiamato adesso a rispondere sul campo e a dimostrare di sapersi isolare da certe dinamiche.

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