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    Lautaro, l'Argentina non scaccia la crisi: anonimo contro Godin, ora il Brasile per un triplo obiettivo

    Lautaro, l'Argentina non scaccia la crisi: anonimo contro Godin, ora il Brasile per un triplo obiettivo

    • Angelo Taglieri
    E' il miglior marcatore dell'era Scaloni. E in una squadra che può contare su Leo Messi non è affatto facile. E questo, per il momento, nessuno glielo può togliere. Il Lautaro Martinez che però si è visto ieri in campo contro l'Uruguay non è stato affatto un valore aggiunto per l'Argentina di Lionel Scaloni, tornato a vincere a Montevideo dopo 12 anni. La penultima volta a decidere fu Bolatti, ieri è toccato all'uomo dei gol pesanti Angel Di Maria, ma da parte del 10 dell'Inter neanche una segnale. 

    L'Argentina è sempre stata l'isola felice del Toro, con 3 gol nelle ultime 4 partite prima di ieri; contro la Celeste, invece, si è visto l'attaccante in crisi negli ultimi tempi in nerazzurro: nessun tiro in porta, poco coinvolto nel gioco di squadra, sovrastato da Godin, che è sembrato tornare quello dei tempi d'oro in coppia con José Maria Gimenez. Un passaggio a vuoto, che ci può stare. Ma urge rialzarsi e dare un segnale. E all'orizzonte c'è la sfida che tutti vorrebbero giocare. 

    Il Brasile, già qualificato, contro l'Argentina, a 3 punti dalla qualificazione. Obiettivo Qatar 2022 contro i rivali di sempre dopo avergli vinto la Copa America in casa: ecco la prima missione dell'Albiceleste e di Lautaro. Che poi ha altri due obiettivi, questa volta personali: ritornare al gol per scacciare via il momento no, segnare per la prima volta al Brasile. Dei suoi 17 gol realizzati, nessuno è arrivato contro la Seleçao: non ci sarebbe notte migliore, quindi, per tornare a incornare come un mese fa. E ricordare a tutti che il re del gol, con Scaloni, è sempre lui. 

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