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    Lautaro: 'Deluso da Lukaku, non mi ha mai risposto. Ho detto no all'Arabia, all'Inter sono felice'

    Lautaro: 'Deluso da Lukaku, non mi ha mai risposto. Ho detto no all'Arabia, all'Inter sono felice'

    Lunga intervista concessa da Lautaro Martinez, neo-capitano dell'Inter, ai microfoni della Gazzetta dello Sport. La punta argentina ha raccontato a tutto tondo il suo interismo, non lesinando una stilettata all'ex-compagno Romelu Lukaku e parlando anche al proprio futuro e degli obiettivi della squadra allenata da Simone Inzaghi.

    CAPITANO - "Eh sì, giusto. Portare questa fascia (e la indica, pure se non c’è, come fosse tatuata, ndr ) vuol dire assumersi più responsabilità dentro la squadra, dentro lo spogliatoio. Ma io l’ho sempre fatto anche prima. Ho un obiettivo: dare una mano ai compagni che hanno bisogno".

    PESO NELLO SPOGLIATOIO - "Sono preparato, sono pronto per questo. Per me è un vanto, voglio essere all’altezza dei tanti campioni che hanno indossato la fascia nella storia dell’Inter e rendere tutti orgogliosi di me. E’ vero, sono andati via giocatori importanti, ora c’è un gruppo più giovane. Ma io inizio ora la mia sesta stagione qui: capisco tutto, conosco tutto, quello che ho imparato lo metto a disposizione".

    MESSAGGIO AI NUOVI - "Cos'ho detto loro? Una cosa sola: se siete qui, se indossate questa maglia, è perché avete qualcosa. Siete stati scelti, non siete qui per caso. Avete la qualità, la forza e la mentalità giusta per entrare a San Siro e giocare. Date tutto, al resto penseranno i tifosi con l’amore che ci accompagnerà".

    CHAMPIONS E SCUDETTO - "Abbiamo perso per strada tantissimi punti in campionato. Ma ripartiamo dalla finale di Champions. Perché quella partita e quella competizione hanno fatto crescere singolarmente tutti noi dal punto di vista calcistico. Abbiamo lasciato un’immagine importante di noi, abbiamo dato un segnale al mondo».

    SCUDETTO - "Dal momento in cui sono diventato capitano, ho in testa la voglia di vincere il campionato e di alzare io il trofeo. Io e i miei compagni ce lo siamo detti, abbiamo lasciato l’Inter in alto, la gente si aspetta tanto da noi e noi da lì ripartiremo. Questa è una società abituata a vincere. E perché abbiamo fame. Io voglio vincere sempre, anche le partitine in allenamento. E questo messaggio voglio trasmetterlo ai più giovani"

    THURAM - "Marcus è molto intelligente, sa usare bene il corpo, è anche molto tecnico. Ci serve, è un campione, ci darà una grande mano. Speriamo che capisca in fretta il modo di giocare dell’Inter e l’idea del mister, che conosca in fretta i compagni. Marcus è più simile a Edin, gli piace andare a prendersi il pallone lontano dall’area, giocare con la squadra, dialogare. Ma io mi sono sempre adattato con tutti, sia da prima sia da seconda punta"..

    CASO LUKAKU - "Ci sono rimasto male, è la verità. Anche io ho provato a chiamarlo in quei giorni di caos, non mi ha mai risposto, lo stesso ha fatto con altri miei compagni. Dopo tanti anni insieme, dopo tante cose vissute insieme, sono rimasto deluso. Per carità, è una scelta sua. Gli auguro il meglio. Se me lo aspettavo un comportamento simile? No".

    NO ALL'ARABIA - "È vero, le proposte sono arrivate. Ma sono felice all’Inter e felice a Milano, non ho motivo per cambiare, la mia famiglia la pensa come me. Di sicuro l’aspetto economico ti entra nella testa, inutile negarlo, sono tanti soldi eh... Ma poi dipende dal singolo: io ad esempio ho scelto così perché voglio continuare a giocare ad alti livelli, penso già a prepararmi bene per la prossima Coppa America o il prossimo Mondiale con l’Argentina".

    L'INTER PER ME E'... - "Una seconda casa. Quando arrivai, tutti mi hanno trasmesso il loro amore. Non lo dimenticherò mai. Vengo da una famiglia molto umile, ho vissuto momenti difficili da bambino: quando la gente mi dà una mano, so apprezzarlo. Dove mi vedo fra 5 anni? Non lo so. Non m piace mescolare il presente col futuro: si rischia solo di sbagliare. E io mi voglio godere l’Inter».

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