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Lapo Elkann nei guai: arrestato a New York dopo aver simulato un sequestro
Ennesima disavventura per Lapo Elkann, rampollo della famiglia Agnelli e grande tifoso della Juventus. Il nipote dell'Avvocato è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro ai suoi danni dopo aver trascorso due giorni in compagnia di un escort transgender facendo uso abbondante di droga e bevande alcoliche. La notizia è riportata da tre testate newyorkesi, il New York Daily, il Daily Beast e l'Hollywood Reporter, che citano fonti interne alla polizia.
Elkann sarebbe arrivato a New York la scorsa settimana, in occasione del Giorno del Ringraziamento e si sarebbe messo in contatto con l'escort trascorrendo con lui due giorni a base di marijuana, cocaina e alcool. Dopo aver esaurito il denaro a propria disposizione, Elkann avrebbe chiesto un prestito al suo accompagnatore impegnandosi a restituire questi soldi ed è in questa circostanza che è nata la richiesta alla famiglia di una somma di 10.000 dollari. L'imprenditore italo-statunitense avrebbe motivato la richiesta come riscatto preteso da una donna che lo avrebbe trattenuto contro la propria volontà e che sarebbe stata pronta a fargli del male. Da qui, la famiglia Agnelli si è messa in contatto con le forze dell'ordine newyorkesi, che hanno immediatamente portato a galla la falsità del racconto di Elkann. Lui e l'escort sono stati fermati ma, mentre per quest'ultimo il caso è stato archiviato, Elkann ha ricevuto una citazione davanti a una corte dopo essere stato rilasciato. Sull'argomento, contattata dall'Ansa, la famiglia ha dichiarato "di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata". Già nel 2005, Elkann finì sulle pagine di tutti i giornali dopo essere stato trovato in fin di vita in un appartamento di Torino a causa di un'overdose di droga dopo una notte in compagnia con un transessuale.
Elkann sarebbe arrivato a New York la scorsa settimana, in occasione del Giorno del Ringraziamento e si sarebbe messo in contatto con l'escort trascorrendo con lui due giorni a base di marijuana, cocaina e alcool. Dopo aver esaurito il denaro a propria disposizione, Elkann avrebbe chiesto un prestito al suo accompagnatore impegnandosi a restituire questi soldi ed è in questa circostanza che è nata la richiesta alla famiglia di una somma di 10.000 dollari. L'imprenditore italo-statunitense avrebbe motivato la richiesta come riscatto preteso da una donna che lo avrebbe trattenuto contro la propria volontà e che sarebbe stata pronta a fargli del male. Da qui, la famiglia Agnelli si è messa in contatto con le forze dell'ordine newyorkesi, che hanno immediatamente portato a galla la falsità del racconto di Elkann. Lui e l'escort sono stati fermati ma, mentre per quest'ultimo il caso è stato archiviato, Elkann ha ricevuto una citazione davanti a una corte dopo essere stato rilasciato. Sull'argomento, contattata dall'Ansa, la famiglia ha dichiarato "di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata". Già nel 2005, Elkann finì sulle pagine di tutti i giornali dopo essere stato trovato in fin di vita in un appartamento di Torino a causa di un'overdose di droga dopo una notte in compagnia con un transessuale.