AFP/Getty Images
Lapadula sì, Balotelli no: il pregiudizio di Ventura nei confronti di Mario
Non ci sono dubbi sulle qualità, la forza di volontà, l'abnegazione e lo spirito di sacrificio di Lapadula, che ha conquistato la maglia rossonera sul campo, con le prestazioni e soprattutto con i gol (nell'ultimo biennio 24 reti con il Teramo in Lega Pro e 30 con il Pescara in Serie B), ma per quello che si è visto (o forse meglio dire non visto) nei primi tre mesi della stagione la convocazione in azzurro sembra essere prematura. Soprattutto considerando chi è rimasto fuori, Giovinco e Balotelli.
Stupisce come un ct preparato e navigato come Ventura scelga di sminuire quello che sta facendo la Formica Atomica con Toronto (in finale playoff dell'Eastern Conference con 3 gol e 1 assist dell'ex Juve al New York City di Pirlo), etichettando il campionato statunitense come di basso livello. Lascia perplesso il suo ostracismo nei confronti di Balotelli, al quale vengono rimproverati atteggiamenti passati senza prendere minimamente in considerazione i 7 gol in 9 partite con il Nizza e una stagione senza macchie comportamentali. Mario meritava di far parte del gruppo azzurro, non prenderlo in considerazione senza nemmeno un confronto suona come un pregiudizio.